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Cronaca

Caos al Caos, odissea per rinnovare l’abbonamento della stagione teatrale

Code e disagi per decine di cittadini in fila. “A Terni c’è fame di cultura, ma non è così che si organizzano le cose”

Il dato positivo c’è. Ed è rappresentato dalle decine di persone in coda ai botteghini del Caos di Terni per rinnovare gli abbonamenti in vista dell’apertura della stagione di prosa al Teatro Secci. “Questo dimostra che a Terni c’è fame di cultura”, dicono le persone in fila. Che poi sottolineano: “Le cose, però, non si gestiscono così”.

Il programma della stagione di prosa al Secci

Il problema sta nel fatto che in tanti, così come da indicazione degli orari, questi mattina si sono presentati ai botteghini alle 10. Ma qualcuno alle 8 era già in fila. E con un numero progressivo in mano che qualcuno degli operatori aveva distribuito. “Non tutti sapevamo di questa possibilità”. E così, chi è arrivato all’orario che doveva essere quello stabilito, si è ritrovato già in fila. Col risultato che a mezzogiorno e trenta la fila si era “incantata” al numero 15, con almeno altre ottanta persone davanti. Perché, nel frattempo, chi si è presentato con la delega di altre persone, stava sottoscrivendo abbonamenti “multipli”. Possibilità che, anche questa, non tutti sapevano che esistesse.

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Insomma, un bell’ingorgo dentro al quale è rimasto impantanato pure chi, magari, si è preso qualche ora di permesso al lavoro oppure immaginava di riuscire a sbrigare la faccenda in un tempo consono.

Si replica nel pomeriggio con l’unica accortezza che si rispetterà la fila e dunque si procederà in ordine numerico: niente furbi o “favori”. La cultura è una cosa seria.

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