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Cronaca Avigliano Umbro

Maltempo, dopo l’emergenza si cerca la normalità: “Mani sulla pala e occhi al cielo, abbiamo avuto paura”

Fango e frane, Ternano ferito dopo l’esplosione della bomba d’acqua: “Ma c’è tanta solidarietà, pian piano ci rialzeremo”. Foto, video e testimonianze

“Ho avuto paura”. Le ferite della bomba d’acqua che è esplosa su Avigliano Umbro, Castel dell’Aquila, Sismano e tutta questa zona dell’Amerino sono ancora aperte. Fango e frane, cartelli che indicano deviazioni e strade sbarrate. Ora si cerca la normalità.

La zona artigianale che si sviluppa fra Avigliano e Castel dell’Aquila è particolarmente colpita. Volontari della protezione civile e della Croce rossa hanno indossato stivaloni e guanti. E gomito a gomito con imprenditori e artigiani si danno da fare per rimuovere la terra che ha invaso capannoni e aziende. “Mani sulla pale e occhi puntati all’orizzonte”, perché i nuvoloni neri fanno davvero paura. E il rischio che un altro nubifragio si abbatta su questo territorio spaventa tutti. “Se piovesse come l’altro giorno, penso che l’acqua si trascinerebbe via il paese”, dicono ad Avigliano i tanti volontari che, tornati dal lavoro, si sono messi a dare una mano.

“Le violente piogge – ha raccontato a Coldiretti Fabio Piacenti, imprenditore agricolo di Avigliano - hanno causato grossi allagamenti nei campi di cereali e sulle strade limitrofe all’azienda, dove la furia dell’acqua ha sommerso pure il deposito di legna e le varie attrezzature con danni per la nostra attività boschiva. Anche i ricoveri degli animali - prosegue Fabio - sono finiti sott’acqua, con la grandine che ha danneggiato gravemente sia il mais che il vigneto”.

“È la prima volta in tanti anni che assisto ad una situazione del genere - aggiunge Giancarlo Carboni, agricoltore di Sismano, frazione di Avigliano. Oltre a provocare diverse frane che ostruiscono le strade, le precipitazioni hanno letteralmente sommerso i nostri campi di grano, girasole e favino, dove non è ancora possibile mettere piede”.

WhatsApp Image 2020-06-09 at 16.29.47-2Dopo Avigliano, dove la furia del maltempo ha travolto una porzione di mura lunga venti metri, Sismano è una delle zone più colpite. La strada che da nord porta al paese è interrotta a causa di un fronte franoso di una sessantina di metri. Da lì non si passa e per andare verso Avigliano e Castello bisogna percorre la provinciale di Casigliano (nel territorio di Acquasparta). Anche qui si vedono i segni della violenza dell’acqua. Campi ancora allagati, fanghiglia dappertutto. E percorrere la provinciale è tutt’altro che agevole. La strada è ridotta in condizioni impietose, fra sassi e buche. Di fatto, questo lembo della provincia di Terni rischia di restare ancora più isolato.

“Però non ci lamentiamo. C’è tanta solidarietà: gente che si aiuta, che si preoccupa per gli altri. Pian piano ripartiremo”.

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