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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Narni

Ordinanza anti prostituzione, multe "salate" ai clienti delle lucciole

A Narni scalo fenomeno in crescita malgrado i controlli delle forze dell'ordine, ecco dove non si potrà far salire le donne in auto e contrattare la prestazione

Giro di vite contro la prostituzione a Narni scalo, il sindaco ordina multe ai clienti delle lucciole. Un fenomeno in crescita soprattutto in alcune zone della città e nei parcheggi dei supermercati dove spesso e volentieri gli anziani vengono adescati e derubati, un problema che non si riesce a risolvere malgrado i controlli delle forze dell'ordine.

Dal 15 settembre al 15 marzo 2019 sarà dunque in vigore l'ordinanza emanata dal sindaco Francesco de Rebotti che ha disposto una serie di divieti. Il provvedimento prevede infatti l’impossibilità "di porre in essere comportamenti diretti, in modo non equivoco, ad offrire prestazioni sessuali a pagamento sia in luoghi pubblici e vie che in spazi aperti al pubblico o comunque visibili".

Dove si applica l'ordinanza

L’ordinanza, si legge ancora, "vieta anche a chiunque di consentire o invitare la salita sul proprio autoveicolo al fine di contrattare, concordare od offrire prestazioni sessuali a pagamento e di intrattenersi con soggetti dediti all’attività di prostituzione su strada". Le violazioni delle disposizioni prevedono sanzioni amministrative pesanti che vanno dai 100 ai 600 euro. Le aree interessate al provvedimento sono: via Tuderte, Piazza Camerini, compresa l'area del parcheggio del supermercato Lidl, via della Stazione, piazza de Filippi e l'area del parcheggio adiacente, l'area del parco urbano di Narni scalo, via della Doga e zone limitrofe.

“L’ordinanza – spiega De Rebotti – è stata preventivamente comunicata alla prefettura e fa seguito alle recenti norme nazionali in materia di sicurezza, igiene e decoro pubblico. Tiene inoltre conto della crescita del fenomeno locale nonostante i controlli posti in essere dalle forze dell’ordine e dei poteri in materia assegnati dalla legge ai sindaci”.

Il provvedimento del sindaco ha un valore deterrente rispetto al fenomeno anche perché occorrerà verificare l'efficacia dei controlli sul rispetto dell'ordinanza, l'interpretazione del testo stesso senza considerare il rischio che il problema si possa spostare in altre zone della città fuori dal perimetro delle disposizioni del primo cittadino. 

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