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Cronaca

“Spada bis”, la procura picchia duro: processo per tutti

Consulenze affidate senza gara, sette gli indagati che adesso rischiano pene fino a cinque anni di reclusione. Nomi e accuse nel processo

Le indagini, gli arresti e ora il tribunale. La procura della Repubblica di Terni ha chiesto il processo per i sette indagati nell’ambito dell’operazione denominata “Spada bis”, condotta dal procuratore Alberto Liguori, dal sostituto Marco Stramaglia e dal nucleo di polizia economico tributaria della guardia di finanza di Terni cinque mesi dopo quella che portò all’arresto dell’ex sindaco Leopoldo DI Girolamo.

Nel mirino degli inquirenti finirono gli incarichi e le consulenze conferiti direttamente – quindi senza gara e procedure comparative – dal Comune di Terni, da FarmacieTerni e da Terni Reti. Tre furono gli arrestati: l’ex assessore al bilancio di Palazzo Spada, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, il commercialista riminese Roberto Camporesi e l’ex presidente di Terni Reti, Vincenzo Montalbano Caracci. Quattro gli indagati: il dirigente comunale Francesco Saverio Vista, l’ex vicesindaco Libero Paci, l’ex dirigente comunale Maurizio Galli e l’ex presidente di FarmaciaTerni Stefano Mustica.

Nei confronti di Piacenti, Camporesi e Montalbano la procura ipotizza la contestazione del reato di turbata libertà degli incanti (articolo 353 del codice penale) che prevede una pena massima di 5 anni di reclusione, e il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, articolo 353 bis del codice penale, che prevede anche questo una pena massima di cinque anni di carcere e che viene contestato anche agli altri quattro indagati.

Sarà il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Terni, Simona Tordelli, a pronunciarsi sulla richiesta della procura e a decidere sull’eventualità di un rinvio a giudizio degli indagati.

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