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Cronaca Stroncone

Droga e furti, il piano della Questura: massima allerta ai pendolari del crimine

Intervista al questore Messineo. “Stranieri e reati? Terni soffre di particolari situazioni, come la droga e lo spaccio: siamo tutti responsabili della sicurezza”

Un anno fa Antonio Messineo diventava questore di Terni. Poliziotto di strada, ha toccato con mano la mafia, le sue articolazioni e i suoi pericoli. Oggi dice: “Abbiamo fatto tanto, c’è ancora tanto da fare. Ma Terni resta comunque una città accogliente”.

A proposito, in una recente intervista, il sindaco Leonardo Latini ha detto che la città è “satura” per la presenza di troppi stranieri e che alcune sue zone sono inaccessibili ai ternani. È una affermazione soltanto politica o c’è del vero?

“È un problema di visione. Di sicuro Terni soffre di situazioni particolari, legate soprattutto a droga e spaccio. Per questo noi mettiamo in campo tutti i nostri strumenti sia nell’attività investigativa e nel controllo del territorio, con buoni risultati, sia nell’attività di prevenzione. Abbiamo fatto tanto, ma c’è ancora tanto da fare. Si lavora ad un costante coordinamento delle forze dell’ordine, affiniamo le tecniche investigative, ma viviamo in un contesto di sofferenza generale, che impone una attenzione costante. Nonostante le sue difficoltà, Terni resta una città accogliente e i ternani hanno bisogno e voglia di socializzazione, di vivere la città”.

La movida ne è un esempio. Si tratta di altro tema delicato, legato a doppio filo alla sicurezza. C’è chi ne vorrebbe di più…

“Per questo contesto noi attuiamo un presidio costante, ricordando che la movida interessa una intera fascia di territorio con un importante numero di locali. Di sicuro, non possiamo immaginare di mettere una pattuglia per ogni bar. Preferisco parlare di sicurezza partecipata: tutti ne sono responsabili. E ognuno deve cercare di mettere il cittadino nelle condizioni di poter godere degli spazi pubblici”.

antonio messineo-2Lei ritiene che individuare un perimetro limitato per applicare l’ordinanza anti-alcol sia efficace? Non sarebbe più proficuo estendere questo divieto a tutta la città?

“Il rischio che si corre è di fare troppo poco o esagerare. Detto questo, no. Non credo sia necessario vietare l’alcol in tutta la città. Perché se anche lo facessimo, poi ci potrebbe sempre essere chi compra alcol al supermercato e lo consuma di sera, in barba ai divieti. Credo piuttosto che sia necessario utilizzare tutti gli strumenti per arrivare ad una ordinata convivenza civile. Ogni protagonista della vita cittadina deve fare la propria parte. Io credo che fino ad ora è stato fatto molto. Certo, tutto è perfettibile…”.

Se avesse più uomini a disposizione la situazione cambierebbe?

“Io lavoro con quello che ho. Certo, un incremento dell’organico sarebbe auspicabile. Ma è anche opportuno mettere a frutto i talenti e le professionalità di cui si dispone”.

Quali sono le urgenze per la città di Terni?

“Non abbiamo la presenza dei cosiddetti reati spia che lascino immaginare un incremento di crimini come usura o estorsione. I delitti, in linea generale, stanno diminuendo, compresi i reati predatori. Quello che non sta diminuendo sono le truffe informatiche. Che, al contrario, stanno crescendo in maniera importante. Attenzione a cosa si fa e a come lo si fa utilizzando strumenti come il web, perché la trappola potrebbe essere dietro l’angolo”.

La vicinanza con Roma è un pericolo in più per Terni?

“La nostra città è vicina alle vie di comunicazione e di conseguenza rischia di essere oggetto di attenzioni particolari. Abbiamo messo sotto la lente strade e stazioni ferroviarie per monitorare il flusso di soggetti potenzialmente pericolosi. Pendolari del crimine che, soprattutto per alcune azioni come i furti, arrivano, colpiscono e poi tornano nel loro luogo d’origine. Per questo genere di attività, ci sono di particolare aiuto i sistemi di videosorveglianza ma anche strumenti come Mercurio, un software in dotazione alla Stradale, che consente di verificare, attraverso il numero di targa, se un veicolo è rubato o ha altre caratteristiche”.

A Perugia si sta avviando una sperimentazione per costruire un sistema integrato tra telecamere pubbliche e private. A Terni è immaginabile fare una cosa del genere?

“Se ne può parlare…”.

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