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Cronaca Amelia

“Aggrediti da un Rottweiler sotto gli occhi di nostra figlia di sei anni: ci sentiamo miracolati”

Il fatto si è verificato nel parco di San Silvestro a Fornole di Amelia, il racconto: quel cane ha addentato al collo la nostra cucciola, siamo ancora sotto shock

Aggrediti da un Rottweiler mentre passeggiano nel parco con il cane che azzanna al collo una cucciola Golden di cinque mesi. Tutto sotto gli occhi terrorizzati di una bimba di sei anni: “Una scena davvero complicata per una bambina piccola”.

Il racconto di quanto accaduto nelle scorse ore al parco San Silvestro di Fornole di Amelia è stato pubblicato su una pagina facebook dal protagonista di questa vicenda che poteva andare a finire ancora peggio di come non si sia conclusa.

“Ieri sera intorno alle 19, con mia figlia di 6 anni, mia moglie e Sheila, una cucciola Golden di 5 mesi – scrive il protagonista della storia - passeggiavamo a parco San Silvestro vicino le piste del ruzzolone. Abbiamo incrociato una signora che portava a passeggiare al guinzaglio il suo Rottweiler. La signora avvicinandosi ci ha detto che lui gioca con tutti e in un men che non si dica il suo cane ha addentato al collo la nostra Sheila, trattenuto invano dalla sua padrona che proprio non riusciva a mantenerlo, mentre io tiravo dal collo il mio cane verso di me, urlando dalla paura”.

È seguito un minuto concitatissimo: “Il cane ha addentato al collo la nostra Sheila senza mollare la presa per quasi un minuto. La signora dava colpi in testa al cane, mia moglie ha dovuto prendere il guinzaglio e tirare anche lei, ma davvero non mollava. Tutto questo davanti agli occhi di mia figlia che stava vedendo praticamente morire il suo cane. Una scena davvero complicata per una bambina di 6 anni”.

Finalmente, la fine: “Quando siamo riusciti a separarli, la nostra Sheila ha fatto un volo di una decina di metri, tanto era la forza con cui cercavamo di contrastare la presa del rottweiler. Una volta separati, il Rottweiler non ne aveva abbastanza e provava ancora a dirigersi verso Sheila, mentre la padrona si è dovuta buttare per terra per fermarlo. Ci siamo immediatamente concentrati su Sheila e abbiamo constatato una ferita al collo di sette centimetri e profonda due. Un centimetro in più è sarebbe morta. Ora è in cura ma fuori pericolo”.

“Siamo ancora sotto shock per quello che è accaduto – commenta l’uomo - perché oltre ad aver rischiato la vita del nostro cane, credo proprio che la vita l’abbiamo rischiato anche noi e per questo ci sentiamo miracolati sapendo che stiamo bene. Vedo spesso sui giornali situazioni analoghe finite molto male. A mente fredda e ragionando sull’accaduto ho avuto modo di quantificarne la gravità: se il mio cane fosse stato di una taglia leggermente più piccola, sarebbe morto. Solitamente, questi cani quando sono nel loro raptus non si fermano dopo il primo attacco e lì con me a pochi cm di distanza c'era mia figlia, una bambina di sei anni. Abbiamo rischiato davvero la tragedia”.

Le riflessioni non sono finite, perché l’uomo si interroga sul come “una signora tra i 55 e i 60 anni” possa “essere proprietaria e portare a spasso un cane più pesante di lei, che non riesce a controllare e con una storicità della razza ben conosciuta. Come è possibile che questo tipo di razza così aggressiva non abbia un obbligo di museruola?”.

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