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Cronaca

Scarafaggi in cucina, l’ospedale: pasti serviti regolarmente ma continuano i controlli, noi parte lesa

Ancora chiusa la mensa del Santa Maria di Terni, la direzione dell’azienda ospedaliera: ulteriori indagini per individuare possibili azioni di risarcimento

Controlli sui servizi erogati e indagini per “individuare possibili azioni di risarcimento” nei confronti dell’azienda ospedaliera che è “parte lesa” nella vicenda degli scarafaggi trovati nella mensa dell’ospedale.

Dopo i disagi che sono stati riscontrati nella distribuzione del pranzo nella giornata di mercoledì 13 giugno e il successivo sopralluogo che ha disposto la chiusura della mensa interna all’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni per la presenza di blatte in alcune trappole piazzate dall’azienda che gestisce il servizio mensa dell’ospedale e di altre strutture (la All Food), la direzione dell’azienda ospedaliera informa che “i controlli sui servizi erogati stanno continuando per avere la certezza che tutto il processo di preparazione avvenga nel pieno rispetto dei parametri previsti dal capitolato speciale d’appalto. Altri accertamenti, inoltre, stanno andando avanti anche da parte della Usl Umbria 2 in quanto, attraverso la struttura della cucina dell’ospedale, la ditta All Food prepara pasti anche per altre strutture sanitarie del territorio”.

Il servizio di distribuzione dei pasti è tornato regolare già dalla cena di mercoledì 13 giugno, dopo che la stessa All Food aveva messo in atto tutta una serie di interventi per risolvere il problema delle “carenze igienico-sanitarie” riscontrate dal servizio di prevenzione della Usl Umbria 2 al termine del sopralluogo.

Una trentina le trappole che sono state dislocate nei locali della cucina che però potrebbero non bastare nel caso in cui – come sembra – gli scarafaggi dovessero provenire dalla rete fognaria dell’ospedale.  Eventualità questa che imporrebbe una serie di interventi strutturali e più importanti rispetto alla sola prevenzione.

Se l’azienda dunque sta facendo quanto possibile, anche l’ospedale vuole andare fino in fondo per evitare che episodi del genere tornino a ripetersi. Nel contratto “è prevista la corretta igiene dei locali della cucina così come la corretta qualità e quantità dei pasti preparati – dicono dal Santa Maria - che debbono essere serviti nei tempi corretti e tutte queste funzioni sono in carico alla ditta appaltatrice. Sono in corso, quindi, ulteriori indagini, anche con l’ausilio dei legali del Santa Maria di Terni, per individuare possibili azioni di risarcimento da parte dell’azienda ospedaliera in quanto parte lesa in questa vicenda”.

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