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Cronaca

Operazione "Toner", la droga fruttava migliaia di euro a settimana con i consigli del poliziotto "complice"

I dettagli dell'indagine condotta dai carabinieri di Terni e coordinata dall'Antimafia. Tutto è iniziato con una fuga nelle campagne del Narnese

Si sarebbero avvalsi della complicità di un poliziotto, un agente della polizia di Stato, originario di Terni, ma in forza alla squadra mobile di Roma: Roberto Genova, secondo gli inquirenti, avrebbe fornito dettagli utili ai vertici della banda scoperta dai carabinieri nell’operazione ‘Toner’, consigli relativi al valore dello stupefacente, senza escludere anche informazioni investigative preziose probabilmente per ‘coprire’ il giro e per evitare intercettazioni telefoniche ed ambientali. L’operazione è stata illustrata presso il commando provinciale carabinieri Terni dal comandante provinciale, Davide Rossi, dal comandante del nucleo investigativo, Giuseppe Nardò, e dal comandante della stazione carabinieri di Terni, Piero Pacetti.

In manette sono finite 19 persone su disposizione del gip di Perugia, Natalia Giubilei, dietro richiesta del procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Petrazzini. L’accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti sulla piazza ternana. Oltre 35 chili di hashish sequestrati oltre a mezzo chilo di cocaina e altrettanta marijuana. Il traffico verteva sull’asse Roma-Terni e sarebbe stato gestito grazie all’intesa nata fra due gruppi criminali, uno di cittadini marocchini, con il compito di far giungere la droga a Terni. La sostanza stupefacente proveniva dal Marocco dopo avere fatto scalo in Spagna ed essere passata per magazzini e centri di smistamento a Roma L’altro soprattutto ‘ternano’, che gestiva in particolare lo smercio delle dosi fra i vari clienti in città e non solo. Il gruppo era in grado di incassare, in media, fra i 5 e i 10mila euro a settimana.

GUARDA - Intervista al colonnello Davide Rossi

Un anno di indagini, con intercettazioni telefoniche, ambientali, video e prove dei continui giri e smerci di droga. Al vertice dell’organizzazione ci sarebbero il 32enne marocchino Mohamed Mojmil e il 37enne ternano Sandro Broccucci, titolare di un negozio nella zona di Campitello. In cella altri otto cittadini del Marocco: il 30enne Yassine Boujida residente nel Lazio, il 27enne Abdelmoneim Boulzalmat residente a Rieti, il 38enne Abdelhakim El Felhi che vive a Terni, Ismail Jamghili di 28 anni residente a Terni, il 36enne Abdelkrim Kabbouri che vive a Terni, il 46enne El Habib ‘Aziz’ Lakrad residente ad Avigliano Umbro, Mohamed Mojmil di 32 anni e Mohamed Sellaji di 39 anni entrambi residenti a Terni. E poi i ternani Maurizio Allegretti 37enne di Amelia, Daniele Fiori (36) e Manuel Fiori (30) di Terni, il 41enne Mirko Fiorini e il 43enne Marco Pellerucci di Terni. Agli arresti domiciliari cinque persone, tre originarie del Marocco: Fahoum Lahcem (30), la 27enne Touria Maatia residente a Torino e domiciliata a Terni, la 38enne Fathia Mojmil che vive a Terni. E due di Terni, il 47enne Pierluigi Borgonovo e il 38enne Roberto Genova, più altre due denunce, per un totale di 25 indagati.

La base logistica sarebbe stato proprio il negozio di Campitello. Tutto comincia a settembre del 2017 quando due della banda, alla vista di un posto di blocco nel Narnese, fuggono abbandonando la moto con 500 grammi di hashish. I militari dell’Arma avviano le indagini monitorando anche i viaggi verso Roma e il centro-sud, che facevano arrivare in Umbria chili di droga. Alcuni degli indagati sono stati già arrestati o denunciati in passato per reati di droga. Sarà ora compito dei legali difensori chiarire al più presto la posizione degli assistiti, ottenendo la revoca o revisione delle eventuali misure applicate. A breve verranno sentiti dal gip in sede di interrogatorio di garanzia. Le indagini stanno proseguendo  anche per capire il ruolo di alcuni clienti, soprattutto di alcuni ‘liberi professionisti’ facoltosi che da semplici consumatori si sarebbero trasformati a loro volta in spacciatori.

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