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Cronaca

Ragazza stuprata al Chico Mendes, l’accusato si difende: rapporto consensuale

Interrogatorio in carcere per il giovane accusato di avere violentato una coetanea ternana. L’avvocato: chiesti i domiciliari, pronti a ricorrere al tribunale del Riesame

“Rapporto consenziente”. Il racconto di quel sabato sera coincide fino allo snodo cruciale. Le chiacchiere, le avances e quell’invito a uscire fuori. È alle tre e trenta del mattino che le due versioni si dividono in maniera drammatica.

Perché la ragazza che ha denunciato di aver subito uno stupro nel parcheggio del Chico Mendes quel rapporto altro non è stata che una violenza. “Mi ha costretto. Ho paura”, ha scritto alla migliore amica alle 4.15.

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Per il giovane egiziano, da poco maggiorenne, che viene accusato dell’abuso – invece – il rapporto era voluto da tutti e due. Forse offuscato dall’alcol. Ma sicuramente non frutto di violenza.

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“L'indagato sostiene di avere avuto un rapporto consenziente – dice l’avvocato Andrea Solini uscendo dal carcere di vocabolo Sabbione dove stamattina, 15 luglio, c’è stato l’interrogatorio di garanzia del ragazzo arrestato dai carabinieri di Terni - Alla luce di alcune valutazioni sugli antefatti che hanno portato alla misura cautelare, è stata avanzata richiesta di arresti domiciliari. Siamo pronti a ricorrere al tribunale del riesame. Più passa il tempo – dice ancora il legale, riferendosi alle condizioni del giovane finito in cella - meno si rende conto dei motivi per cui si trova in carcere”.

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