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Cronaca

Droga, ecco gli “schiavi” di Gotham: uno su quattro è un ragazzino

Allarme sballo fra i minorenni: si alza il numero dei segnalati e si abbassa l’età dei consumatori. Terni nel “quadrilatero” dello spaccio

La maxi retata messa a segno dalla polizia nell’operazione Gotham ha restituito alla città due zone centrali della città che erano diventate “supermarket della droga”. Ma fa anche emergere con prepotenza due elementi su cui riflettere: lo sballo che dilaga fra i giovani e gli appetiti della criminalità su Terni, palcoscenico di un crocevia sempre più intenso dello spaccio di sostanze stupefacente.

Ragazzini “schiavi” di Gotham

Nelle scorse settimane era stato il prefetto di Terni, Paolo De Biagi, ad alzare il velo sul fenomeno della droga fra i giovani e i giovanissimi. Ascoltato dalla commissione regionale d’inchiesta sulla criminalità organizzata, De Biagi aveva parlato di una situazione della sicurezza pubblica definendola “soddisfacente”, pur parlando di “due settori che generano allarme: i furti nelle abitazioni e i reati legati allo spaccio di droga”. In particolare, lo spaccio “genera maggiore apprensione nella popolazione perché interessa i giovani e perché si teme che dietro allo spaccio ci potrebbero essere organizzazioni criminali radicate”. De Biagi aveva poi illustrato “i dati riferiti alla detenzione di sostanze stupefacenti e quelli dei reati di spaccio” che in provincia di Terni “hanno registrato un incremento tra il 2015 e il 2016 (+35%), tra il 2016 e il 2017 (+29%) per poi decrescere nei primi 10 mesi del 2018 (-30%)”. Evidenziando ancora che “il 13% delle persone segnalate per uso di droga sono minori, con un abbassamento dell’età dei consumatori”.
Dato questo che trova drammatica conferma nell’operazione Gotham. “Abbiamo documentato 130 episodi di spaccio – ha illustrato il procuratore di Terni, Alberto Liguori – evidenziando che su circa 60 persone segnalate per uso di sostanze stupefacenti, almeno 15 erano minorenni”. Dalla statistica mancano tutti le “vendite” non registrate dagli investigatori ma che potrebbero tranquillamente arrivare a 300 episodi. Resta il fatto che un consumatore su quattro è un ragazzino.

Fornitori e traffici: geografia criminale

Sempre di fronte ai commissari regionali, il prefetto ha parlato di Terni dicendo che “lo spaccio si concentra nel capoluogo di provincia (80% circa) e nelle località di passaggio vicino ai caselli autostradali. La posizione geografica di Terni e i collegamenti con Roma, Perugia e Firenze la rende una piazza appetibile per il commercio di droga, per il rifornimento delle sostanze e il loro semplice passaggio”. Gotham, se possibile, definisce ancora di più il quadro. Perché Terni, e in particolare la Passeggiata e piazza Solferino, erano diventate il centro di una intensa attività capace di attirare clienti anche da fuori città e, addirittura, da fuori regione. Allo stesso modo, questo stesso traffico potrebbe riflettersi su quelli che sono i canali di approvvigionamento. Gli investigatori dicono che la struttura della banda finita in manette e i rifornimenti saranno oggetto di successivi approfondimenti. Qualche elemento però c’è già: nel corso del blitz sono stati intercettati due pusher fuori dalla rete tenuta sotto controllo. Uno aveva diverse decine di grammi di cocaina; l’altro è stato bloccato con cinque chili di hashish. Fornitori? Possibile. Ma sicuramente non gli unici. Proprio perché la piazza dello spaccio era appetibile per chi da Roma, Firenze, Perugia e Napoli ha carichi da smerciare e “schiavi” da rifornire.

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