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Cronaca

Pacco “stupefacente” da Siviglia a Terni consegnato dai finanzieri in incognito: arrestato pusher

La spedizione aerea con tre chili di droga dalla Spagna a Roma era destinata ad un ventenne: scattano le manette con l’accusa di spaccio internazionale. Si indaga sulla provenienza di erba ed ecstasy

L’aeroporto di partenza era quello di Siviglia, in Spagna. Quello di destinazione Roma Fiumicino. Il pacco “stupefacente”, con dentro tre chili di droga fra marijuana ed ecstasy doveva finire nelle mani di un ragazzo, classe 1999, originario della Bulgaria ma residente a Terni. Sono però arrivati prima i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Perugia, che hanno intercettato la spedizione e – sotto copertura – hanno proceduto alla consegna della merce.

Quando il giovane ha allungato le mani per afferrare il pacco, le fiamme gialle gli hanno stretto le manette ai polsi. L’accusa è traffico internazionale di sostanze stupefacenti e la merce, una volta sul mercato, avrebbe permesso di confezionare qualcosa come 24mila dosi per un affare da 160mila euro. Un business di tutto rispetto, reso ancora più ghiotto dalla concomitanza con le festività natalizie. L’operazione è infatti scattata il 31 dicembre scorso.

Una settimana prima, lo stesso ragazzo era stato arrestato sempre perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti e dunque il nome su quel plico ha fatto scattare più di un campanello d’allarme.

Adesso l’indagine si sposta ad un livello superiore. Anzitutto capire i legami tra il destinatario della droga e il mittente e quindi verificare l’eventuale esistenza di una rete di pusher organizzata su scala internazionale che così puntava però a fare affari su tutto il Ternano.

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