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Cronaca Borgo Bovio

Se questo è un parco. Rifiuti, abbandono e progetti mancati: allarme al Rosselli

L’area è chiusa dal 2015 per la presenza di alberi pericolanti e scorie siderurgiche. Nel frattempo, la situazione è precipitata. In attesa che arrivino risorse per la bonifica

Siringhe usate e gettate tra le erbacce, rifiuti di ogni tipo. I pericoli e le insidie sono ormai costanti al parco Rosselli. Eppure si tratta di un parco chiuso al pubblico da anni, con tanto di catenaccio e lucchetto al cancello d’ingresso.

parco rosselli terni (6)-2Il caso del parco Rosselli è purtroppo questione nota, eppure non passa giorno, e soprattutto notte, senza che qualcuno entri nella struttura per giri poco leciti. Lo spaccio è all’ordine del giorno, così come sono continue le denunce da parte delle forze dell’ordine. Ma niente. Al momento tutto è bloccato.

parco rosselli terni (3)-2Il parco è chiuso dal marzo del 2015, il Comune ha deciso di chiuderlo per gli alberi pericolanti, ma anche per la presenza di scorie siderurgiche nel sottosuolo e la mancanza di risorse per bonificare la zona. Da allora, questo polmone verde nel cuore di Borgo Bovio è un ritrovo per tossici, sbandati, senza tetto e spacciatori. Tutto a due passi da una scuola materna e da un asilo. Da tempo i genitori dei bambini vanno chiedendo più sicurezza e maggiori controlli, non di rado è capitato di scoprire siringhe sporche di sangue a due passi dall’area di gioco dei bambini.

Il parco Rosselli resta comunque all’attenzione del Comune, come più volte precisato dall’assessore all’Ambiente, Benedetta Salvati. Ci sono progetti di riqualificazione, ma servono i soldi. Resta fermo infatti al momento il bando periferie che avrebbe sbloccato fondi per l’area. Serviva però una progettazione esecutiva.

parco rosselli terni (5)-2Per tentare la bonifica e il successivo salvataggio dell’area, il Comune ha chiesto un finanziamento alla Regione Umbria, circa 800mila euro. Il progetto di riqualificazione, in tre stralci e per un’area complessiva di quasi 13mila metri quadri, prevede infatti la bonifica del parco attraverso la vegetazione e un sistema di drenaggio per impedire che le scorie e i loro residui penetrino in profondità nel terreno.

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