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Cronaca

Assunzione illegittima in Provincia, condanne confermate

La terza sezione d'Appello della Corte dei conti: ci fu danno erariale, l'ex segretario De Guglielmo e l'ex assessore Cherubini dovranno risarcire 7mila euro ciascuno

La terza sezione centrale di Appello della Corte dei conti ha confermato le condanne dell'ex segretario generale della Provincia di Terni, Antonio De Guglielmo, e dell'allora assessore alla Cultura, Stefania Cherubini, per la stabilizzazione ritenuta illegittima dell'ingegner Luigi Baldassarri che aveva avuto un incarico fiduciario. Con la sentenza 315/2018 del giudice Antonio Galeota, resa pubblica soltanto oggi, è stato dunque riconosciuto il danno erariale dalla condotta dei due ex amministratori che ora dovranno pagare un risarcimento di 7mila euro ciascuno.

Nel luglio del 2015 tutta la Giunta allora guidata dal presidente Feliciano Polli era stata coinvolta dall'indagine della magistratura contabile che aveva delegato gli accertamenti alla Guardia di finanza. Complessivamente il danno erariale stimato era di di oltre 185mila euro ovvero l'ammontare di tutti gli emolumenti corrisposti all'ingegnere dal dicembre 2010, data della stabilizzazione. Ma con la sentenza del 14 luglio 2016 sono stati prosciolti quasi tutti gli ex amministratori mentre sono stati condannati De Guglielmo e la Cherubini. 

Un lungo contenzioso

All'assunzione del professionista a tempo indeterminato si era arrivati dopo un lungo contenzioso con l'ingegnere stesso che nel 2005 aveva ottenuto dalla precedente Giunta Cavicchioli un incarico come “esperto ed alta specializzazione per compiti ed obiettivi per la viabilità stradale” della durata del mandato elettivo. Nel 2009, prima della scadenza del mandato, l'amministrazione provinciale aveva avviato una procedura di stabilizzazione che era tuttavia stata bloccata da un parere negativo del Dipartimento della Funzione pubblica. La nuova Giunta aveva successivamente prolungato l'incarico al professionista che nel 2010 aveva però citato in giudizio di la Provincia per ottenere il riconoscimento del periodo di lavoro prestato quale incarico di collaborazione coordinata e subordinata, al pari di altri lavoratori precari che nel frattempo erano stati stabilizzati. Si arriva così a un accordo transattivo nel novembre 2010 che prevedeva, tra le altre cose, l'assunzione a tempo indeterminato, accordo firmato dall'ex segretario e dalla Cherubini in qualità di assessore agli Affari generali. 

La sentenza 

La sezione d'appello della Corte dei conti ha riconosciuto come la "colpa grave" giudicandone "particolare e censurabile  negligenza la condotta, stante il fatto che la predeterminata, fisiologica temporaneità dell’incarico in questione - si legge nella sentenza - non prevedeva la possibilità di ravvisare nello stesso i caratteri del lavoro precario verso il quale si indirizzano le norme relative alla stabilizzazione. Del resto, gli appellanti erano perfettamente a conoscenza dell’impossibilità (prevista dal contesto normativo) di procedere alla stabilizzazione dell’ing.  Baldassarri, e, quindi, dell’illegittimità di una procedura volta a conseguire tale illecito risultato, stante anche l’incontroverso parere negativo rilasciato dalla Funzione pubblica, pervenuto all’ente locale il 25 giugno 2009, sulla scorta del quale la procedura di stabilizzazione veniva annullata". 

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