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Cronaca

Mette in fuga i ladri che lo aggrediscono in casa, arriva la convocazione della nazionale di judo

In due hanno assalito Gabriele Scorsolini, giovane atleta non vedente di Terni. Lui si è difeso e ha fatto scappare i malviventi. Adesso il responsabile tecnico della Fispic lo aspetta per un provino

“Se ha messo in fuga due ladri, chissà cosa potrebbe fare in nazionale…”. E così, soltanto qualche ora dopo il faccia a faccia con un paio di balordi che volevano entrare in casa sua, Gabriele Scorsolini ha ricevuto la chiamata di Roberto Tamanti, responsabile tecnico del settore judo della Fispic, la Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi. Per lui potrebbero spalancarsi le porte della nazionale di judo.

I fatti

Sono da qualche minuto passate le 17 di ieri pomeriggio, lunedì 4 febbraio, quando due persone fanno irruzione nella sua casa, zona Cospea. Gabriele, non vedente, non li riconosce e li invita ad andarsene. I due – “puzzavano, uno aveva i capelli lunghi” – lo spingono e lo aggrediscono. Ma lui non molla. Reagisce, tiene duro. Non arretra di un passo. Prende un pugno in faccia che gli procurerà un grosso livido fra gli occhi, e qualche altra botta. Ma anche lui assesta un bel po’ di pugni. Tanto che i due se la danno a gambe.
Non è escluso, ed anzi è piuttosto probabile, che i due abbiano scelto con cura l’obiettivo da colpire. Che abbiano insomma “puntato” l’appartamento di Gabriele convinti del fatto che un ragazzo cieco non sarebbe stato un ostacolo. Tanto è vero che, quando se lo sono trovato davanti, non hanno rinunciato al colpo. Ma avevano fatto male i loro conti.

Il provino

Nella tarda serata di ieri, quando la notizia dell’aggressione ha cominciato a fare il giro del web, arriva il messaggio di Tamanti. Gabriele è stato convocato per giovedì presso il centro olimpico di Ostia per verificare la sua tecnica e la sua preparazione ed eventualmente consentirgli di entrare in nazionale.
Oltre all’arrampicata, Gabriele da sei mesi fa judo presso la palestra Guazzaroni di Terni. “È l’esempio vivente – dicono dalla palestra – del fatto che non ci sono limiti per fare sport ad alti livelli con qualsiasi punto di partenza. E da ieri è l’eroe di tutti i suoi compagni di corso”.     

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