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Cronaca

A 92 anni fa beccare i truffatori che le volevano “spillare” quattromila euro

Terni, l’anziana riceve una telefonata ma capisce che non si tratta del nipote e chiama la polizia: due ragazzi denunciati per tentata truffa ai danni di persone anziane

Quando ha sentito al telefono le richieste del “nipote”, ha subito capito che si trattava di una truffa. Ma ha mantenuto la calma, lo ha fatto parlare e, anzi, è stata pure al gioco. Poi, dopo aver riagganciato la cornetta, ha allertato la questura di Terni, raccontando i fatti. E così ha sventato la truffa con la quale le volevano “spillare” quattromila euro.

È successo sabato mattina quando una donna di 92 anni ha ricevuto una telefonata al numero fisso della sua abitazione. Dall’altra parte del filo c’è un giovane che dice di essere suo nipote e che, rimasto indietro con il pagamento di alcune utenze, ha bisogno di soldi per mettersi in regola ed evitare l’arresto. Per questo, racconta il “nipote”, di lì a poco si sarebbe presentato a casa della donna un impiegato delle poste per farle firmare dei documenti e per ritirare 4mila euro che, assieme ai 500 già versati da lui, sarebbero serviti a chiudere la partita.

“La signora – ricostruisce una nota diffusa dalla questura di Terni - dopo averlo sentito parlare, capisce che non si tratta del nipote e avverte le forze dell’ordine. Nel frattempo, riceve ancora un’altra telefonata in cui il sedicente impiegato delle poste l’avvisa che sta per arrivare a casa sua”.

Ricevuto l’allarme, la questura di Terni invia una pattuglia in borghese sul posto. Sono i poliziotti della terza sezione della squadra mobile che individuano un’auto sospetta con due giovani a bordo vicino all’ingresso di casa della signora.

Gli agenti si avvicinano e chiedono i documenti. Le verifiche servono ad appurare che l’auto è stata presa a noleggio e che i ragazzi a bordo sono entrambi napoletani con precedenti penali: il 21enne per resistenza a pubblico ufficiale e già allontanato da un comune della provincia di Frosinone, il 20enne per truffe ai danni di anziani.

“Alla richiesta di spiegazioni in merito alla presenza in città – aggiunge la nota della questura - dicono di essere venuti per vedere gli allenamenti della Ternana e quando gli agenti obiettano che si trovano molto distanti dalla zona dello stadio, rispondono che si erano allontanati per fumare una sigaretta”.

I ragazzi vengono portati in questura e dal ulteriori accertamenti emerge che sono entrambi disoccupati e che il telefono cellulare di uno di loro è intestato ad un cittadino del Bangladesh. A questo punto, scatta la denuncia a piede libero per tentata truffa ai danni di persone anziane oltre al foglio di via – per entrambi - con divieto di ritorno a Terni per tre anni.

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