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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, la variante Omicron individuata in tre Regioni ma non in Umbria: "È allo 0,19%"

Secondo il report aggiornato dell'Istituto Superiore di Sanità la Delta resta "largamente dominante" in Italia

La nuova e temuta variante Omicron del coronavirus è stata individuata in tre Regioni d'Italia: 4 i casi totali accertati (uno in Emilia-Romagna, uno in Lombardia e 2 in Veneto dove la Regione spiega che si tratta di soggetti di rientro da viaggi all'estero). Nessun caso in Umbria, dove i 44 campioni sequenziati nei quattro laboratori regionali sono tutti di variante Delta. Questi alcuni dei dati dell'indagine rapida ('Flash survey') condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

"In Italia il 6 dicembre scorso - si legge in una nota dell'Iss - la variante Delta era ancora largamente predominante, con una prevalenza stimata superiore al 99%, mentre per la Omicron sono stati trovati 4 casi, corrispondenti allo 0,19% del campione esaminato. L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sotto campioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni/PPAA e complessivamente 114 laboratori e sono stati sequenziati 2241 campioni, di cui 4 sono risultati positivi alla Omicron".

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, "la flash survey dà una fotografia della situazione in un determinato giorno, da cui si può stimare la prevalenza delle varianti in circolazione. È uno strumento molto utile nelle fasi di transizione, in cui si cerca di monitorare possibili variazioni, e le informazioni che ne derivano sono complementari a quelle date dalla piattaforma ICoGen, che invece raccoglie tutte le segnalazioni di casi. La presenza della Omicron - prosegue Brusaferro - era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri Paesi, e le prossime indagini ci permetteranno di stimarne la velocità di diffusione. Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la dose booster e di seguire le misure di distanziamento e igiene per ridurre al minimo la diffusione del virus”.

Le principali conclusioni della 'Flash Survey' dell'Iss

- In linea con i risultati della quick survey del mese di settembre 2021, la variante delta rappresenta la variante predominante di SARS-CoV-2 nel nostro Paese (prevalenza stimata> 99%). - La variante omicron è stata segnalata in quattro casi in tre Regioni, relativamente alla data di campionamento di questa survey dell’inizio di dicembre (prevalenza grezza 0,19%, prevalenza pesata per numero di casi regionali 0,32%).

- A partire da questi risultati, anche considerando i possibili bias, si sottolinea che la vaccinazione continua a prevenire i decessi, riduce il numero dei ricoveri nonostante il continuo predominio della variante Delta, che è fino al 60% più trasmissibile rispetto alla variante precedentemente dominante, Alfa.

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