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Cronaca

Montoro, quattro mesi per riaprire il viadotto. Melasecche: già iniziati i lavori. De Rebotti: viabilità alternativa, ecco cosa fare

Oggi il sindaco di Narni incontra Anas, lunedì videoconferenza con il ministro delle infrastrutture. Forza Italia: un’altra batosta per l’economia locale. Lega: turismo in pericolo, c’è il rischio che salti la stagione estiva

L’incubo potrebbe durare almeno quattro mesi. Questi i tempi minimi che dovrebbero servire per ripristinare la circolazione sul viadotto Montoro lungo il raccordo Terni-Orte. “Un’altra batosta per l’economia dell’Umbria”, dicono da Forza Italia, mentre il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, mette in agenda una serie di richieste per migliorare la viabilità alternativa, sulla quale in questi giorni, e nei prossimi, si riverseranno migliaia di veicoli ogni giorno. E l’assessore regionale a lavori pubblici e infrastrutture, Enrico Melasecche, rassicura: “Sono in corso i lavori sul fondovalle, sotto la pila interessata per eliminare la boscaglia e consentire ai progettisti di accedere alla struttura. L’amministratore unico delll’Anas, ingegner Simonini, mi ha assicurato che sia a livello progettuale che per quanto riguarda l’appalto verranno abbreviati al minimo i tempi necessari rispetto ai canoni ordinari in modo da consentire di ripristinare quanto prima quella che è la porta principale dal lato Sud dell’Umbria”.

La Regione

“La verifica che sta facendo gradualmente Anas su tutti i viadotti di propria competenza – ricostruisce Melasecche - ha portato alla sospensione, ormai da qualche mese, del traffico pesante sulla Flaminia da Terni a Spoleto mentre ha obbligato ad interrompere prima quello pesante poi anche quello leggero sul viadotto Montoro che sulla E45 collega Orte a Terni e al nord della regione. Ci siamo messi in contatto immediatamente con Anas per sollecitare una puntuale comunicazione ai viaggiatori e soprattutto agli autotrasportatori, affinché potessero utilizzare le migliori strade alternative. In una prima video conferenza effettuata con le varie autorità competenti - ha proseguito l’assessore - sono state fatte tutte le valutazioni in modo da accelerare al massimo le necessarie decisioni mentre nella seconda, che si è svolta ieri sera, si è deciso di bloccare il traffico pesante in ingresso da Orte per impedire che aumentassero le file al punto da creare anche problemi di ordine pubblico”.

Il sindaco di Narni

De Rebotti incontrerà questa mattina i tecnici Anas e oggi pomeriggio, a Roma, l’amministratore dell’azienda (lunedì prossimo la questione sarà portata al ministero delle infrastrutture) per fare il punto sulla situazione ma anche per presentare una “lista” di interventi da realizzare sulla viabilità alternativa al fine di migliorare la situazione di stress che le strade del territorio stanno subendo.

montoro-2“Realizzazione bretella di Narni scalo da via Tuderte a via Capitonese, realizzazione barriere fonoassorbenti San Liberato-Montoro, consolidamento del ponticello di Taizzano e ripristino viabilità, messa in sicurezza ponte della zona industriale di Nera Montoro, ripavimentazione strada dei Confini e realizzazione rotonda di ingresso della E-45 all’innesto di strada di Marrano, messa in sicurezza incrocio di Ponte Sanguinaro attraverso realizzazione della rotonda, ripavimentazione e messa in sicurezza della strada Montorese compreso il tratto di attraversamento del borgo di Montoro fino alla Madonnella. Chiederò a tutti, a partire dalla Regione e dalla Provincia – dice De Rebotti - di sostenere queste richieste che possono trovare riscontro immediato e migliorare una viabilità che soprattutto nei momenti di emergenza non garantisce efficienza e sicurezza. Siamo duramente provati da quest’esperienza e con soluzioni intelligenti sulle alternative alla viabilità proposte ieri ed in fase di adozione e con investimenti ragionevoli, accanto a quelli per il viadotto, ci possono riconsegnare una situazione tollerabile e sostenibile. Non abbiamo bisogno solo di parole ma di atti, concreti, rapidi ed incisivi. Grazie al personale delle forze dell'ordine, al prefetto ed al questore di Terni che ci fanno sentire la loro vicinanza e credere che il lavoro di squadra per obiettivi e governo delle questioni è l’unica soluzione”.

“Nel giorno che segna l'allentamento degli spostamenti tra regioni, l'Umbria e, in particolare il territorio ternano, si trova costretta a fare i conti con la chiusura totale del viadotto Montoro di Narni sul raccordo Terni - Orte che blocca, di fatto, tutta la E45 e riversa sulla strada interna migliaia di mezzi, leggeri e pesanti, determinando un vero e proprio inferno per i cittadini della zona”. A dirlo sono gli onorevoli Raffaele Nevi, Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, e la senatrice Fiammetta Modena, tutti di Forza Italia. “Ci chiediamo se tutto ciò non poteva essere evitato – aggiungono - Avevamo più volte sollecitato il Governo ad utilizzare il periodo di lockdown per controllare ancora meglio i problemi delle infrastrutture ed intervenire tempestivamente. Il periodo di fermo poteva e doveva essere sfruttato per svolgere i dovuti controlli sulle infrastrutture studiando per tempo tutte le soluzioni alternative alla viabilità. Poi i cittadini si chiedono come mai proprio in questi giorni ci si è accorti della pericolosità del ponte. Sono tutte domande che gireremo direttamente al ministro delle infrastrutture con un’interrogazione parlamentare, nella speranza anche di trovare una soluzione per evitare una chiusura di quattro mesi che sarebbe un’altra batosta per l’economia locale, che si aggiungerebbe ai danni provocati prima dal sisma e poi dal Covid”.

La Lega

“Siamo tristemente consapevoli degli incredibili disagi che la chiusura del viadotto causa, nei pendolari, nei cittadini umbri e nei viaggiatori tutti. Quel tratto di strada è assolutamente fondamentale e insostituibile. Il proficuo lavoro svolto finora, in merito all’emergenza sanitaria, ha permesso all’Umbria di avere una marcia in più anche sul piano del turismo. Basta pensare all’ottimo rilancio della cascata delle Marmore. Una marcia che rischia di incepparsi drammaticamente proprio nel momento della sua ripartenza, tagliando, di netto, una delle arterie che permettono a chi raggiunge il sud dell’Umbria da tutta Italia e di raggiungere luoghi magici come Valnerina, Spoleto, Norcia, Cascia e Todi. C’è il netto pericolo che salti definitivamente tutta la stagione estiva aggiungendo disagi a una situazione già drammatica”, dicono i consiglieri regionali della Lega, Daniele Carissimi e Francesca Peppucci, annunciando la presentazione di una interrogazione per chiedere di “attuare immediatamente un piano per gestire il problema, nell’attesa di una soluzione definitiva”.

“Per non parlare – proseguono Carissimi e Peppucci - delle aziende che vedrebbero aggiungere, a bilanci in rosso, imprevisti costi di trasporto, lungaggini di consegna e aggravi in termini di sostenibilità su territori che vedrebbero penalizzata la vivibilità dei cittadini residenti con volumi di traffico non gestibili in arterie secondarie assolutamente impreparate a subire tali pesi. La nostra vicinanza va inoltre a tutti i lavoratori e alle imprese localizzate, anche di rilievo internazionale, nella zona di Nera Montoro e dintorni che producono una parte considerevole del Pil regionale. Purtroppo quello che doveva essere un semplice controllo di routine ha mostrato una situazione molto più grave del previsto. E questo indica una soluzione del problema, probabilmente, con tempi lunghi. Tanto che si parla addirittura di mesi”.

Terni civica

“Fermo restando che la sicurezza viene prima di tutto e che occorre sempre e comunque prevenire ogni tragedia, e che trovo assolutamente giusto per questo aver proceduto alla completa chiusura della viabilità del tratto interessato dal danneggiamento - dichiara in una nota il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi -  occorre però intervenire sul viadotto di Nera Montoro con lavori di massima urgenza e celerità.  Terni altrimenti pagherà pesantemente il suo isolamento. È necessario un impegno diretto e a tutti i livelli nell' interesse della città e della sua economia”.

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