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Economia

Acciai Speciali Terni, dall'incontro al Mise: "Confermata la riduzione in termini occupazionali"

Spera e Francescangeli di Ugl: "L’amministratore delegato di Ast ha proposto solo a parole, un nuovo piano industriale che a nostro parere non si può definire tale, visto che da 2.400 dipendenti si scende a 2.300"

C’era molta attesa per conoscere l’esito dell’incontro avvenuto, in data odierna al Mise, tra i vertici di Ast, le Segreterie nazionali e territoriali, le Rsu e gli esponenti del ministero. Alla riunione erano presente anche il primo cittadino Leonardo Latini e l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati.

Le Rsu, al termine della riunione avvenuta a Roma hanno fatto il punto della situazione “Durante l’incontro l’AD Ingegner Burelli non ha presentato il piano industriale ma le loro linee  guida che dovranno caratterizzare il prossimo futuro con una durata temporale di 24 mesi. Le linee guida illustrate sono: Occupazione, volumi produttivi e piano Investimenti Sui punti sopra detti l’A.D. ha confermato nel prossimo biennio una sostanziale riduzione legata principalmente al contesto difficile di mercato europeo e mondiale. Da parte sua il governo ha dichiarato la strategicità delle produzioni di Inox partendo dallo stabilimento di Terni. A seguito di questo si è impegnato a mettere in campo strumenti tecnici ed economici per efficienza innovazione ed ambiente. Come Organizzazioni Sindacali e Rsu ribadendo la non condivisione del progetto aziendale su quelle linee guida abbiamo chiesto formalmente lo svolgimento di  un  incontro  entro  la  prima  decade di marzo con la presentazione di un piano cartaceo sul quale gettare le basi per un  ragionamento futuro. E’ stato chiesto esplicitamente che fino allo svolgimento del prossimo incontro l’azienda non proceda con processi di riduzione e riorganizzazione  unilaterali  ma gestisca gli scarichi produttivi  con gli strumenti già attivati come la cigo. Quanto sopra detto è stato condiviso dal governo e la stessa dall’azienda si è resa disponibile a mantenere questo impegno”.

Ugl, Spera e Francescangeli al termine dell’incontro

Il segretario generale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera e il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia Daniele Francescangeli, hanno dichiarato a margine dell’incontro :”L’amministratore delegato di Ast ha proposto, solo a parole, un nuovo piano industriale che a nostro parere non si può definire tale, visto che da 2400 dipendenti si scende a 2300 e che da 1 milione di tonnellate di fuso si va a 940,00 con investimenti pari a 57 milioni di euro. Quello prospettato dall’ad di Thyssen Krupp si dovrebbe in realtà definire ‘nuovo piano di ristrutturazione’ con sacrifici e tante paure. Con gli incontri futuri si dovranno rimettere tutte le idee in fila e soprattutto si dovrà tentare di fare recedere la multinazionale da simili intenti”.

Da Palazzo Spada

“Restiamo preoccupati per la mancata presentazione ad oggi del piano industriale da parte dell’azienda - ha detto il sindaco Latini - pur comprendendo la situazione d’incertezza che grava sui vertici societari di TK. È chiaro che questa incertezza non può ripercuotersi negativamente sulla produzione e sui livelli occupazionali, così come prospettato nelle linee generali esposte dall'azienda. Per questo confidiamo, come anticipato, che ci siano chiarimenti significativi già a partire dal prossimo incontro programmato al Mise per la prima decade di marzo”.

“Come amministrazione valutiamo positivamente la posizione del Governo che al tavolo di oggi ha confermato di considerare l’inox una produzione strategica per il nostro Paese e soprattutto ha indicato gli stessi stabilimenti ternani come sito strategico non solo per TK, ma anche per lo stesso Governo”.

“In questo senso – riferisce ancora il sindaco – il Governo ha condiviso la necessità di sostenere le industrie energivore, come Ast, al fine di garantire lo sviluppo e l'occupazione, nel contempo ha dato la disponibilità a valutare la possibilità di produzioni alternative nel campo dell’acciaio”.

"Da parte dell’azienda c’è stato l'annuncio, accolto positivamente, di investimenti per 57 milioni di euro nel biennio 2019/2020, di cui 20 milioni per investimenti in tema ambientale, oltre i 10 già previsti per la problematica relativa alle scorie. Si tratta a nostro parere di investimenti fondamentali in vista di un nuovo patto tra la città e Ast di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Ma proprio per questo abbiamo chiesto che gli interventi e le strategie a tutela dell’ambiente sostenute da tali investimenti, debbano essere condivisi con le istituzioni locali che rappresentano i cittadini ternani”.

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