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Economia

Acciai Speciali Terni, la crisi post emergenza Coronavirus: dalla terza decade di giugno stop in sequenza ai reparti

Le nuove fermate previste: alcuni laminatoi di Pix resteranno fermi per tutto il mese, il forno bramme3 sarà spento dal 22 giugno al 1 luglio, il forno bramme7 dal 20 al 7 luglio, il centro di finitura dal 23 al 1 luglio.

Chiusi i cancelli di Acciai Speciali fino al 3 giugno con i lavoratori posti in cassa integrazione. Si tratta di due giorni di lavoro, ricordando anche il ponte della festa della Repubblica. Ma è solo l’antipasto perché nella terza decade del mese citato l’azienda ha comunicato il fermo di tutti gli impianti, ad eccezione delle Fucine, che coinvolgerà 2 mila lavoratori, oltre a circa 1500 lavoratori dell’indotto. La crisi si fa sempre più pesante, i clienti del polo siderurgico di viale Brin stentano a riprendere, e calano gli ordini che a giugno sembrano siano del 35-50%.

Il piano di produzione del reparto Acciaieria produrrà 64 mila tonnellate a fronte di 90 mila previsti a budget, il reparto Lac 60 mila, la previsione era di 87 mila, Laf (laminazione a freddo) 33 mila a fronte di 49 mila tonnellate. Alcuni laminatoi di Pix resteranno fermi per tutto il mese, il forno bramme3 sarà spento dal 22 giugno al 1 luglio, il forno bramme7 dal 20 al 7 luglio, il centro di finitura dal 23 al 1 luglio.

Le prospettive sembrano ancora peggiori a luglio e agosto, ma l’auspicio è un cambiamento di rotta già dalle prossime settimane. Per Marco Bruni, coordinatore della Rsu della Fismic: “La situazione dei volumi è molto pesante, aggravata sicuramente dalla pandemia, ma nei mesi precedenti si notavano cali di produzione interna che venivano sanati dalle bramme provenienti dall’Indonesia, ma che da questo mese non arrivano più”.

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