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Economia

Ambiente, riciclo e sicurezza sul lavoro: ecco la svolta “sostenibile” di Ast

Presentato a Roma il bilancio di sostenibilità di Acciai Speciali Terni. I numeri del dettaglio: nell’ultimo triennio ridotte del 39% le emissioni di polveri sottili

Quasi il 60% del materiale utilizzato nella produzione proviene dal riciclo. Nell’ultimo triennio è stata ridotta del 39% la quantità di polveri sottili emesse. È stato realizzato un impianto di recupero del calore per la generazione di vapore, il primo in Italia di questo tipo, che migliora l’efficienza energetica e consente di risparmiare 15 milioni di tonnellate di gas ogni anno, con 30.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica evitate.

Sono alcuni dei numeri contenuti nel bilancio di sostenibilità presentato questa mattina, 8 luglio, da Acciai Speciali Terni a palazzo San Macuto, a Roma, alla presenza, tra gli altri, dell’onorevole Barbara Saltamartini, presidente della commissione attività produttive della Camera, del senatore Gianni Girotto, presidente della commissione attività produttive del Senato , dell’onorevole Rossella Muroni della commissione ambiente della Camera e di Mauro Agostini, direttore generale di Sviluppumbria.

La sostenibilità in tutte le sue accezioni (ambientale, sociale, economica) è per Ast un valore e al tempo stesso una strategia”, ha spiegato l’amministratore delegato Massimiliano Burelli, illustrando il bilancio di sostenibilità insieme a Massimo Calderini, direttore di stabilimento di Ast, e Francesco Ferrante, di Greening Marketing Italia. “Per questo Ast – ha aggiunto Burelli – pur non rientrando tra soggetti per i quali la legge prevede tale adempimento come obbligatorio, volontariamente ha deciso di presentare il rapporto di sostenibilità. Un atto di trasparenza e di responsabilità sociale”.

Grazie alle scelte tecnologiche adottate e alle azioni intraprese, AST negli ultimi anni ha raggiunto buone performance per quanto riguarda l’efficienza nell’uso dei materiali, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra, la riduzione dei rifiuti.

“Il report – è spiegato nel documento - evidenzia i risultati positivi conseguiti nell’ultimo esercizio e il consolidamento della inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. A partire dal 2015/2016, Ast è infatti tornata in utile dopo otto esercizi con risultato negativo. L’azienda ha reagito alle difficoltà rimettendo in ordine i conti, conquistando nuovi spazi di mercato, puntando sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sviluppando processi di innovazione. Al tempo stesso, ha scelto di orientare sempre più le proprie strategie nella direzione della sostenibilità ambientale, nella convinzione che ciò rappresenti una sfida non solo giusta dal punto di vista della responsabilità sociale ma anche vincente sotto il profilo della competitività economica”.

Il report evidenzia “in particolare gli indicatori relativi all’occupazione, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, oltre all’impegno per la legalità ed il rispetto dei diritti umani, e più in generale i forti legami con il territorio e la comunità locale”. Ast aderisce a Transparency International ed è una delle 14 grandi aziende italiane che fanno parte del Business Integrity Forum, l’iniziativa di Transparency International Italia per aumentare la trasparenza, l’integrità e la responsabilità del settore economico del nostro Paese attraverso la collaborazione con grandi aziende italiane; ha inoltre sottoscritto un apposito protocollo con la Prefettura di Terni. Non utilizza minerali che provengono da zone con conflitti armati.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, è in calo il numero degli infortuni: 17 nel 2017/18, a fronte di 20 nell’anno precedente e 24 nel 2015/16. L’indice di gravità degli incidenti è più che dimezzato nell’ultimo triennio. Nel 2018 è stato rinnovato il protocollo salute ambiente e sicurezza, sottoscritto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali. Ast infine “contribuisce non solo allo sviluppo economico del territorio ma anche a quello sociale e culturale, attraverso il Circolo Lavoratori Terni (9.604 iscritti), la cassa mutua aziendale (3.264 assistiti) e attraverso collaborazioni con scuole, Università, associazioni e istituzioni locali”.  

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