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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Caro carburanti, benzina e diesel a due euro al litro: la mappa del risparmio a Terni

Dove conviene fare il pieno in città, i dati dell’Osservaprezzi del Mise. Federconsumatori: rincari per oltre 380 euro a famiglia in un anno

Col il primo luglio, per molte famiglie – ma non per tutte – arriva il tempo delle vacanze. E la prima tappa delle ferie sarà al distributore di benzina. Verde e diesel viaggiano attorno (e sopra) ai due euro al litro, nonostante il decreto interministeriale siglato dal ministro dell’economia e delle finanze e dal ministro della Transizione Ecologica abbia prorogato al 2 agosto il taglio di circa 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.

“Operazione sicuramente necessaria - spiega Federconsumatori - ma ancora insufficiente per calmierare in maniera adeguata il caro carburanti nel nostro Paese”.

Secondo i dati raccolti dall’Osservaprezzi carburanti del ministero dello sviluppo economico, alla data di oggi - 29 giugno – a Terni il diesel più economico (si fa per dire) può essere acquistato alla Ip di viale Campofregoso a Terni (1,986 euro/litro, poi ci sono i prezzi di Coop a 1.949 euro/litro e Is e Tamoil a 1.959 euro/litro che però non compaiono nei dati del Mise) mentre la benzina (self) si trova alla Q8 di Maratta bassa a 1,999 euro/litro. Per uanto riguarda il metano, invece, entrambe le stazioni di servizio della Ip lungo il raccordo Terni-Orte (direzione nord e sud) praticano un prezzo di 1,399 euro/kg. Il gpl più economico si trova a Narni lungo la via Tiberina: 0,819 euro.

Secondo i calcoli dell’Onf – Osservatorio nazionale Federconsumatori - tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, sui carburanti vi è attualmente un sovrapprezzo di circa 32 centesimi, che si traduce, per una famiglia con una sola automobile che effettua due pieni al mese di circa 50 litri, in un aggravio di 384 euro annui in termini diretti. Calcolando, poi, che in Italia i beni di largo consumo sono trasportati per oltre l’86% su gomma, i rincari dei carburanti fanno lievitare i prezzi, con ricadute di circa 218 euro annui a famiglia.

“Tali aggravi stanno determinando conseguenze sempre più gravi sul potere di acquisto delle famiglie, sulle loro condizioni di vita e sulle loro abitudini di consumo, quindi sull’intero sistema economico – dice l’associazione di consumatori - Ecco perché è urgente intervenire in maniera più incisiva e determinata, attraverso controlli e sanzioni nei confronti di chi specula sul mercato interno e sui mercati internazionali, ma anche rendendo strutturale la riduzione delle accise, nonché definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori. È ora, inoltre, di ridefinire l’imposizione dell’Iva sui carburanti, applicando tale tassa solo sul costo netto e non più sull’importo comprensivo di accise, come avviene oggi, con l’applicazione di una vera e propria tassa sulla tassa”.

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