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Economia

Acque Sangemini, cassa integrazione straordinaria per i dipendenti. Presidio davanti lo stabilimento

Attesa per oggi pomeriggio. Prevista infatti una conference call tra la proprietà e i sindacati nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

Manifestazione dei lavoratori della Sangemini e Amerino davanti ai cancelli dello stabilimento. La direzione aziendale ha posto oggi e domani le maestranze in cassa integrazione straordinaria per mancanza di materiale primario, tappi, preforme, etichette, bancali. Sale la preoccupazione per il futuro del sito, e per gli 86 occupati, il clima è caldo anche nei confronti della politica. Questa mattina al sit in, hanno partecipato i sindaci di Sangemini, Acquasparta, Montecastrilli, Terni e Narni, il senatore di Italia Viva Grimani e l’onorevole del Partito democratico Verini.

Nel pomeriggio odierno è prevista una conference call tra la proprietà e i sindacati nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. La Rsu nei giorni scorsi aveva diramato un comunicato in cui chiedeva urgentemente, sia al Prefetto che alla regione un intervento tempestivo. Per il senatore Leonardo Grimani: "Vogliamo capire quali siano le intenzioni reali della proprietà, se c’è ancora spazio per salvare la produzione e l’occupazione. La politica deve marciare unita e lasciare da parte le convenienze legate alla ricerca di visibilità”. Il 12 marzo, alle 11, comunque, il vice capo di Gabinetto del Mise Giorgio Sorial ha convocato il tavolo, con il coinvolgimento di sindacati, istituzioni e proprietà

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