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Eco e sisma bonus, i Geometri di Terni scrivono al Governo: ottima legge, ma rivedere i tempi

Lettera al sottosegretario Fraccaro: va rivista la scadenza del dicembre 2021, molti cantieri non partiranno prima di cinque mesi  

Il Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Terni ha inviato una lettera al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, Riccardo Fraccaro, in merito all’aumento delle detrazioni Irpef per i lavori di riqualificazione sismica ed energetica, proposti in questi giorni dal Governo sui quali però sembrerebbe trasparire che il termine ultimo per ottenere tali misure resterà sempre il dicembre 2021.

“Tempistiche decisamente troppo brevi – dicono i geometri - in quanto gli addetti ai lavori, tra cui i geometri ma non solo dovranno fare i conti con le tempistiche di attuazione dei cantieri previste dal Dpr 380/01, che porterà di fatto ad attivare tali cantieri, nella migliore delle ipotesi, in un lasso temporale di almeno 150gg.

Qui di seguito la lettera inviata al sottosegretario Fraccaro.

Peg.mo Sottosegretario Riccardo Fraccaro,

con la presente sono umilmente a rappresentarle un unico ma grande dubbio, che circola in queste ore nelle associazioni di categoria e dei professionisti del settore edilizio ed allo stesso tempo una lieve seppur fondamentale modifica, circa l'aumento delle detrazioni Irpef in merito ai lavori di riqualificazioni sismica ed energetici, da lei saggiamente proposti e che in questi giorni sta rimbalzando su tutte le testate di settore, Ansa compresa, ma dalle quali sembrerebbe trasparire che il termine ultimo per ottenere tali misure resterà sempre il dicembre 2021. Purtroppo noi del settore dovremmo poi fare i conti con le tempistiche di attuazione dei cantieri previste dal Dpr 380/01 porterà ad attivare fattivamente tali cantieri, nella migliore delle ipotesi, in un lasso temporale di almeno 150 giorni.

Il solo ed unico grande dubbio, pertanto, della misura da lei proposta, che a nostro riguardo è un'ottima legge ed altresì totalmente condivisibile, sta nelle tempistiche di ultimazione dei cantieri del 2021, con il rischio che la stessa rimanga vana nell'attuazione di opere edilizie di media e grande entità, con ovvie ripercussioni negative sulla filiera tutta. Se così fosse e ciò che traspare dai mass-media risulti verrò, illustrissimo sottosegretario, mi permetto di preannunciarle che sarà un compito arduo se non impossibile quello di ridisegnare il tessuto edilizio italiano come da lei sostenuto a "Radio Anch'io", ma si potrà riuscire solo nella piccola opera di sostituzione di infissi, di generatori di calore e poco più, ma non nell'arduo compito di trasformazione e miglioramento del patrimonio edilizio italiano, che per oltre il 60% sconta una vetustà di oltre 60 anni. Pertanto l'auspicato ritorno, a tutta la collettività, sia di lavoro sia di ricadute per il gettito fiscale (Iva, Irperf, tasse sui nuovi dipendenti che le imprese assumeranno ecc.) verranno sicuramente a risentirne negativamente.

Nella speranza che legga la nostra nota sottostante, nella quale spieghiamo le tempistiche medie di approvazione dei titoli edilizi, e che ne condivida la proposta di allungare i termini dal 2021 magari al 2023 della norma in questione, le auguro, quale consigliere della RTP Umbria un buon lavoro.

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