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Economia Narni

Coronavirus, si sperimenta il “vaccino” anti-crisi: orari più lunghi e maggiori spazi all’aperto per negozi e artigiani

Si chiama “Narni Aperta” il progetto dell’amministrazione comunale per sostenere attività commerciali e artigiani. Interesserà il centro storico e lo scalo, tutti i dettagli

Liberalizzazione degli orari di apertura e più spazi all’aperto. Sono questi gli elementi principali del progetto “Narni Aperta”, il “vaccino” che l’amministrazione comunale della città del Gattamelata vuole sperimentare per fronteggiare gli effetti della crisi economica che sta seguendo all’emergenza sanitaria da Covid19.

Un “nuovo modello di rilancio cittadino” per questa fase due, finalizzato “ad accrescere l’attrattività della città aumentando e riqualificando l’offerta commerciale, artigianale, ricettiva. Un progetto – spiega il sindaco, Francesco De Rebotti - basato sulla condivisione dell’obiettivo da parte di tutti gli attori che, con la propria azione, aumentino la gradevolezza dei luoghi e dello stare”.

Il progetto riguarda al centro storico una vasta area che parte dalla Rocca Albornoz e interessa piazza Garibaldi, piazza Cavour, via Garibaldi, piazza dei Priori e le aree lungo via Mazzini. Allo scalo tutta via Tuderte e le principali vie che la costeggiano, abbracciando l’intera rete di negozi, bar, ristoranti e attività artigianali.

“Il progetto andrà avanti fino al 31 ottobre, interessando quindi tutta l’estate. È un tentativo di risposta alla crisi e di rilancio dell’economia locale, intercettando da un lato la voglia di uscire, in sicurezza, da parte dei cittadini quella dei turisti di visitare Narni, dall’altra l’esigenza di ripartire dei comparti economici che animano la città”.

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