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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Ast, ThyssenKrupp: sito non strategico ma non vendiamo

Al Mise il confronto tra la multinazionale, istituzioni e sindacati. Al tavolo assente il vicepremier Di Maio, per la ThyssenKrupp partecipa il capo delle relazioni esterne Peter Sauer

Si parla del futuro delle acciaierie di Terni al ministero dello Sviluppo economico. Al tavolo con istituzioni locali, sindacati e l'amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli non c'è il vicepremier Luigi Di Maio, come auspicato, ma il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial mentre per la Thyssen Krupp partecipa il capo delle relazioni esterne Peter Sauer accompagnata dalla collega della Divisione Materials Kerstin Göcke.

Una presenza sostanzialmente di rappresentanza vista la situazione che sta vivendo la multinazionale tedesca alla ricerca di un nuovo presidente per il comitato di sorveglianza dopo le dimissioni di Ulrich Lehner e con un amministratore delegato, Guido Kerkhoff, ancora a tempo determinato. Anche se l'ultima operazione annunciata dalla Tk, con la separazione della divisione navale da quella industriale per avviare una ristrutturazione del gruppo, potrebbe consentire all'attuale Ceo di convincere gli azionisti e rimanere in sella. 

Sauer: non vendiamo Ast

"Ast non è strategica per ThyssenKrupp ma non intendiamo vendere, le voci su una cessione non vanno alimentate". Queste le prime parole di Sauer alla riunione presieduta dal responsabile dell'ufficio vertenze del Mise, Giampiero Castano. Il capo delle relazioni esterne della multinazionale tedesca ha anche sottolineato come Tk abbia sempre mantenuto gli impegni presi ai tavoli con il Governo. 

Le dichiarazioni del portavoce della ThyssenKrupp hanno scatenato le reazioni dei sindacati nazionali e locali presenti che nei loro interventi hanno sottolineato le contraddizioni delle sue parole. "Se Ast non è strategica si dovrebbe vendere", hanno detto sollecitando il management di viale Brin a presentare il piano industriale. 

La presidente Marini: spettatori del Truman Show

"Mi sembra di essere spettatore del Truman Show", ha commentato la presidente della Regione, Catiuscia Marini, evidenziando l'incongruenza dell'atteggiamento della multinazionale tedesca e attaccando il Governo per l'assenza al tavolo del ministro Di Maio. La governatrice ha anche chiesto maggiori dettagli sul progetto di recupero delle scorie (che sarà attuato entro 12/18 mesi ha detto Burelli) e sugli investimenti in campo ambientale. Dal canto suo Giampiero Castano ha rimandato a un nuovo incontro in novembre che dovrà essere per forza successivo alle decisioni che la ThyssenKrupp prenderà sul nuovo management chiedendo garanzie che se e quando Ast sarà messa in vendita l'interlocutore sia un player "magari italiano" che assicuri lo sviluppo produttivo del sito di viale Brin. Rilanciando così l'indiscrezione dell'interessamento di Arvedi

Burelli: "La politica non ha rispettato gli impegni"

L'amministratore delegato delle acciaierie ternana, Massimiliano Burelli, ha anticipato qualche elemento sul prossimo bilancio che dovrebbe confermare il trend positivo degli ultimi due anni. "Supereremo il milione di tonnellate di acciaio fuso - ha detto l'ad di Ast - abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati aumentando le spedizioni e migliorando le consegne al cliente finale". Dalle pagine dell'edizione nazionale del Messaggero lo stesso Burelli questa mattina aveva tirato le orecchie alla politica facendo eco alle parole di Sauer. "Gli impegni presi su Terni dal gruppo sono stati puntualmente rispettati, dagli ingenti investimenti al progetto per il recupero delle scorie. Lo stesso non si può dire per gli impegni presi dalla politica".

Amianto, inviata la richiesta al ministero

Una notizia positiva è arrivata dalla Marini che ha detto annunciato durante l'incontro che la Regione ha inviato al ministro Di Maio la richiesta del riconoscimento dei benefici della legge sull'amianto per i lavoratori delle acciaierie di Terni. "Una grandissima soddisfazione e una grandissima vittoria della Fismic", ha commentato il coordinatore delle rsu di viale Brin, Marco Bruni.

Nevi (FI): Di Maio fantasma

Presenti all'incontro i parlamentari umbri Caparvi (Lega), Nevi (FI), Lucidi (M5s) e Grimani (Pd) mentre il Comune di Terni è stato rappresentanto dal sindaco Latini bensì dal vicesindaco Andrea Giuli. "La dichiarazione fatta dal dotto Sauer - commenta il deputato azzurro Raffaele Nevi - rispetto alla non strategicità di Ast per il gruppo tedesco pur non essendo una novità, ci preoccupa molto anche se è stata collegata all’altra dichiarazione in cui hanno affermato che per il momento l’azienda non è in vendita. Per quanto attiene alla posizione di Forza Italia essa non cambia di una virgola. Al di là della vicenda della vendita, occorre costruire immediatamente un nuovo patto che contenga elementi di garanzia anche sul versante ambientale di cui il fantasma Di Maio deve occuparsi in prima persona altrimenti il rischio, per noi altissimo, è che fra qualche tempo ci si trovi davanti a scelte già fatte e con una azienda molto indebolita. 

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