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Terni Industry, lavoratori da mesi senza un soldo: ultimo appello al Mise

Nata nel 2013 e poi fallita lo scorso mese di gennaio, l’azienda è in attesa della convocazione al Ministero per l’attivazione degli ammortizzatori sociali per gli ex dipendenti. Filipponi (Pd): intervenga il Comune

Quella di Terni Industry è una storia breve ma travagliata. Dalla quale, soprattutto, manca ancora il lieto fine.

Nata nel 2013 come Neofil srl dalla fusione di Meraklon spa e Meraklon Yara, a marzo del 2015 l’azienda incassò dal Sviluppumbria un finanziamento da 1,4 milioni derivanti dalle risorse relative al fondo di ingegneria finanziaria “Fondo per mutui” che prevedeva la concessione di prestiti a tasso agevolato.

A maggio del 2017 – dopo la trasformazione da Neofil a Terni Industry – iniziò il pagamento delle prime tre rate del finanziamento. Ma la restituzione si fermò tanto che a settembre di quello stesso anno, Sviluppumbria deliberò la revoca delle agevolazioni.

Il 18 gennaio 2018 il Tribunale di Perugia emise un decreto ingiuntivo che non ha però trovato opposizione dall’azienda e che ha dunque portato al fallimento, l’11 gennaio scorso, di Terni Industry.

“Il 18 febbraio 2019, nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo – ricostruisce ora il capogruppo del Partito democratico al consiglio comunale di Terni, Francesco Filipponi - veniva sottoscritto l’accordo sindacale tra il curatore fallimentare e le sigle sindacali che prevedeva la richiesta di intervento della cassa integrazione straordinaria per la durata di 12 mesi attraverso strumenti di politica attiva del lavoro”.

Tre giorni dopo, lo stesso curatore inoltrava al ministero dello sviluppo economico la richiesta per attivare gli ammortizzatori sociali per i 15 lavoratori. Il 5 marzo anche la Regione Umbria “sollecitava a mezzo Pec il ministro del Lavoro ai fini della convocazione presso il Ministero per l’esame congiunto, sottolineando le gravi difficoltà dei lavoratori dell’azienda, in sospensione dal giorno del fallimento”.

Tentativi che sono andati però a vuoto, a fronte dei quali oggi Filipponi interroga il sindaco di Terni, Leonardo Latini – che ha la delega anche allo sviluppo economico “ed ha quindi la facoltà di intervenire presso il ministero per la convocazione – e la giunta municipale “al fine di richiedere se sono stati o meno presi contatti con il Ministero per l’attivazione per i 15 lavoratori degli ammortizzatori sociali”.

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