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Economia

Ast, i rappresentanti di ThyssenKrupp al tavolo del ministero

L'incontro al Mise slitta al 18 settembre, ci sarà un esponente della multinazionale tedesca come chiesto da istituzioni e sindacati. Scorie e appalti, mercoledì 5 faccia a faccia con l'ad Burelli

Ci sarà anche un rappresentante di ThyssenKrupp al tavolo convocato al ministero dello Sviluppo economico per discutere del futuro delle acciaierie di Terni. Un incontro che - come comunicato in mattinata dallo stesso ministero alle sigle sindacali nazionali - è stato posticipato al prossimo martedì 18 settembre anzichè il 13 come era stato indicato inizialmente.

Accolta dunque la richiesta di istituzioni locali e sindacati che dopo la prima convocazione avevano stigmatizzato non solo la sede scelta, l'ufficio vertenze del Mise coordinato da Giampiero Castano, ma anche l'assenza negli inviti della multinazionale tedesca. Da Essen - assicurano fonti vicine all'azienda - qualcuno arriverà anche se su chi sarà a rappresentare la ThyssenKrupp non ci sono certezze. Recentemente hanno partecipato ad appuntamenti simili il capo della Divisione Materials, Joaquim Limberg, o altri responsabili della relazioni istituzionali della Tk ma è pur vero che in questo momento, con la Divisione Materials di fatto sul mercato così come Ast e con il gruppo alla ricerca dei sostituti di Hienrich Hiesinger e Ulrich Lehner, è difficile trovare qualcuno che possa tracciare gli orizzonti dell'azienda e quindi anche quelli delle acciaierie ternane.

Dalla Germania: "crepe" nella Fondazione Krupp

A quel tavolo è stata chiesta - ma sarà tutta da verificare - anche la presenza del ministro Luigi Di Maio. Nel frattempo dalla Germania continuano ad arrivare notizie sugli sviluppi della situazione interna alla ThyssenKrupp e sulle "crepe" che si starebbero aprendo anche nella Fondazione Krupp, il principale azionista, rispetto alla difesa dell'unità del gruppo di Essen contro lo "spezzatino" caldeggiato dagli altri maggiori azionisti come Cevian e il fondo Elliot. "In tutti i casi è chiaro che l'unità non è fine a se stessa, ma deve essere orientata" dinamicamente "verso la salute a lungo termine del gruppo", scrive la presidente della Fondazione, Ursula Gather, in una lettera ai fiduciari del consiglio citata dall'agenzia Reuters. La stessa Gather fa parte del pool che sta cercando un sostituto per la guida del comitato di sorveglianza lasciata scoperta da Lehner. Una volta individuato il suo successore sarà la volta del nuovo ceo che dovrebbe sostituire l'attuale amministratore delegato Guido Kerkhoff, nominato temporaneamente dopo l'addio di Hiesinger. "Non sarebbe corretto fare una cosa sbrigativa - ha detto il primo ministro del Nord Reno Westfali, Armin Laschet, che fa parte del consiglio di sorveglianza - ma è anche vero che c'è bisogno presto di un segnalo chiaro".

Scorie, vertice azienda-sindacati

Aspettando l'incontro di Roma già la prossima settimana comunque riprenderà il confronto in viale Brin tra azienda e sindacati su una serie di questioni rimaste in sospeso prima della pausa estiva. A partire dall'aggiudicazione del gara internazionale per il recupero delle scorie affidata ai finlandesi di Tapojarvi Oy che sarà al centro della riunione tra le organizzazioni sindacali e l'ad Massimiliano Burelli il 5 settembre. I rappresentanti dei lavoratori - infastiditi di come la comunicazione sia arrivata a ridosso di Ferragosto con lo stabilimento fermo - vogliono capire infatti come l'ingresso dei finlandesi inciderà sugli appalti vecchi e nuovi, quali saranno le ricadute occupazionali e quali sono gli investimenti previsti. Questioni che saranno discusse direttamente anche con i rappresentanti della Tapojarvi. Dopodiche ci saranno nuovi appuntamenti per affrontare i temi relativi all'organizzazione del lavoro mentre a ridosso dell'incontro di Roma è atteso anche un confronto sul piano industriale di Ast. Anche se - con le acciaierie di fatto in vendita - quello che c'è da capire è chi sarà a gestire il piano stesso. 

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