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Economia

Treofan Terni, sesto giorno di sciopero: prosegue lo stato di agitazione. Alessandrini: “Vicini ai dipendenti del polo chimico”

La senatrice Valeria Alessandrini ed i consiglieri Cozza e Silvani in visita ai dipendenti dello stabilimento di piazzale Donegani

Sesto giorno consecutivo di sciopero con presidio della portineria dei lavoratori di Treofan. La vertenza si è surriscaldata dopo le dichiarazioni di Manfrend Kaufmann che ha annunciato la vendita dello stabilimento, di fermare definitivamente le linee di produzione e di spostare tutti i clienti di Treofan Terni ai siti Jindal. Da questa mattina nei piani alti di Treofan è un susseguirsi di incontri tra i dirigenti locali, i segretari territoriali di categoria e i delegati della Rsu. Le parti sociali hanno ribadito la volontà di non riconoscere Manfrend Kaufmann come interlocutore. 

Nel corso della mattinata la senatrice della Lega Valeria Alessandrini ed i consiglieri comunali Marco Cozza e Giulia Silvani si sono recati in visita ai dipendenti esprimendo la loro vicinanza. “Ci stiamo attivando per intervenire da un punto di vista operativo, governativo, regionale e comunale – ha affermato Valeria Alessandrini - Ascoltiamo le sigle sindacali le quali sono la parte più attiva e si stanno prendendo cura degli aspetti che riguardano il contratto collettivo nazionale. Ci siamo e continueremo ad esserci, vicini al territorio e alle persone”.

Ulteriori novità sono emerse a seguito di una nota diffusa dalle sigle sindacali le quali sottolineano che: “Anche in data odierna l’amministratore delegato continua a non rispettare le normative del CCNL, specificatamente l’art. 28 che regola le relazioni sindacali, in quanto, anche in regime di sciopero continua nello spostamento di ordini e prodotti dal sito di Terni verso gli altri siti Jindal, dichiarando la causa di forza maggiore verso i clienti e minacciando il blocco della produzione per i fermi macchina causati dallo sciopero”.

Nel contempo le organizzazioni sindacali: “Per ridurre i danni alla società e mostrare senso di responsabilità non fermeranno le linee di estrusione e la laccatrice nei prossimi scioperi, quindi almeno fino a domani le linee marceranno (la laccatrice è ferma dallo scorso lunedì per mancanza ordini e secondo l’attuale back-log non partirà prima di mercoledì).

Confermiamo di voler lavorare con questa società e questo azionista ma vogliono essere rassicurati sul futuro del sito non vedendo alcuna azione concreta in tal senso. Non vediamo alcuna continuità produttiva per le linee di estrusione, ma soprattutto nessuna volontà di mantenere gli attuali clienti e di trovarne di nuovi per il sito. La RSU – concludono - rimane in attesa di una imminente convocazione dal Ministero dello sviluppo economico sottolineando la necessità della presenza della proprietà Jindal a tale incontro”.

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