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Regionali Umbria 2019 Narni

Il premier Conte “vota” Bianconi: Vincenzo ha le idee chiare, qui in Umbria un esperimento politico interessante

Narni, il presidente del consiglio dei ministri assieme a Luigi Di Maio, Roberto Speranza e al segretario dem Nicola Zingaretti a sostegno del candidato del “patto civico”: “Il centrodestra da martedì si dimenticherà di voi”

L’occasione era l’illustrazione della legge di bilancio: sanità, lotta all’evasione, sostegno ai redditi di famiglie e partite Iva. Ma l’incontro convocato all’auditorium San Domenico di Narni – e non poteva essere altrimenti – ha acquisito da subito i contorni di un evento elettorale.

Perché di manovra si è parlato. Ma si è parlato ancora di più delle elezioni regionali di domenica 27 ottobre.  
“Io non sto facendo campagna elettorale – ha detto il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte nell’intervento conclusivo - però sono orgogliosamente qui presente, perché qui in Umbria non si voterà per il Governo ma è in atto un esperimento interessante”. Un esperimento che, sostiene il premier “ha sollecitato una condivisione” dentro alla quale ci sono sì i partiti, Movimento e Pd, coagulati dalla figura di “Vincenzo”.

Il nome del candidato presidente riecheggia più e più volte dal palco. “Vincenzo ha le idee chiare – ha aggiunto Conte - è determinato, non si sottrae alle sfide”.

“Anche grazie a te, Vincenzo – sottolinea invece Di Maio - il Governo ha approvato il decreto terremoto”. Il capo politico del M5S e ministro degli affari esteri ripercorre i punti fondamentali della manovra: “Le nostre partite Iva sono la nuova classe operaia, sono i meno tutelati” e parlando di lotta all’evasione fiscale ricorda che “la legge di bilancio comincia a toccare gli intoccabili”. Ma poi torna all’Umbria: “È stato sottovalutato il potenziale di questa terra. Da martedì – ammonisce la platea - voi non esiste più perché” in caso di vittoria del centrodestra “ci sarà la guerra agli assessorati”. E allora, ricorda: “Bianconi non è un’alternativa, ma è la terza via” e sarà lui a comporre la giunta, avendo la libertà di scegliere “le migliori professionalità” per il nuovo esecutivo regionale.

“Bianconi – lo aveva anticipato Zingaretti, l’unico ‘non ministro sul palco’ – è la scelta nuova per l’Umbria. E l’Umbria è degli umbri, non possiamo permetterci che fallisca”. Né, gli ha fatto eco Di Maio, che venga usata “come trofeo elettorale”.

"Ce la possiamo fare", dice alla fine Bianconi salendo sul palco. Il San Domenico applaude, la parola adesso passa alle urne.

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