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Venerdì, 19 Aprile 2024
Regionali Umbria 2019

Fratelli d’Italia fa campagna acquisti: entrano Emanuele Fiorini e Sergio De Vincenzi

Il partito di Giorgia Meloni in Umbria mostra i muscoli a Forza Italia nella battaglia per la vicepresidenza della Regione. Così cambiano gli equilibri anche nel consiglio comunale di Terni

Se la battaglia per la vicepresidenza della giunta regionale – in caso di vittoria del centrodestra – si giocherà davvero ai punti, allora riuscirà a spuntarla chi avrà più muscoli. C’è questo, ma non solo, nella campagna acquisti che Fratelli d’Italia ha inaugurato stamattina, 6 settembre, annunciando l’acquisto di Emanuele Fiorini (ex consigliere regionale e comunale della Lega, che alle elezioni di Terni di un anno fa ha incassato 1.100 preferenze) e di Sergio De Vincenzi, presidente di Umbria Next, entrato in consiglio regionale con la lista di Claudio Ricci.   

L’annuncio arriva nel giorno in cui nel centrodestra si è aperta la crepa sulla scelta del (possibile) vicepresidente da affiancare a Donatella Tesei, ormai certa candidata presidente in quota leghista.
In prima linea, a Palazzo Cesaroni, FdI ha schierato i big del partito in Umbria: al senatore Franco Zaffini e all’onorevole Emanuele Prisco si è affiancato il capogruppo alla Camera del partito di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida. Che, in prima persona, ha rivendicato la legittimità della candidatura di Marco Squarta come vice-Tesei. “Nei prossimi giorni – ha sottolineato – si vedranno a Roma Salvini e Meloni per decidere la composizione delle coalizioni in Umbria e in altre regioni”.

FdI, insomma, non lascia ma rilancia l’ipoteca su Palazzo Donini, rivendicando la titolarità di una eventuale vicepresidenza. “Io – è il commento del diretto interessato, Squarta – sono a disposizione delle decisioni dei partiti”.

Vogliamo stare in Fratelli d’Italia con la nostra identità da cattolici”, commenta De Vincenzi, ricordando quello che in questi quattro anni è stato il suo “contributo a difesa dei cittadini come ad esempio per i 5 milioni destinati ai servizi idrici o i sei bandi da dirigenti bloccati, generando un risparmio di 700mila euro”.

“Ho deciso di aderire a Fratelli d’Italia e lo faccio con convinzione – dice Fiorini - a difesa degli stessi valori che mi hanno sempre ispirato, con la coerenza che mi ha sempre contraddistinto. È una nuova sfida, piena di nuovi stimoli e l'affronto con rinnovata passione”.

Fiorini e De Vincenzi saranno, ovviamente, candidati alle Regionali del 27 ottobre. Ma questo passaggio non ha una ricaduta unicamente elettorale.

Il passaggio di Fiorini che ora dal gruppo misto finisce nel gruppo di FdI rimescola i rapporti di forza al Comune di Terni. Non solo per il peso elettorale che saprà portarsi dietro, ma anche perché assieme a lui transita in FdI anche Anna Maria Leonelli, pure lei ex leghista.

Fratelli d’Italia passa così a quattro consiglieri, superando Forza Italia e rimescolando anche le carte in vista della ridefinizione della composizione delle commissioni consigliari. E aprendo una parentesi importante che si chiuderà soltanto dopo l’esito delle Regionali.

Perché, va ricordato, FdI appena dopo il rimpasto di giunta a Terni ha chiesto di ottenere anche il vicesindaco. Richiesta non accordata in cambio della delega alle partecipate che il sindaco Latini si è impegnato a trasferire entro breve tempo. Ma lasciando in sospeso la definizione degli assetti in base a quelli che saranno i responsi delle urne. Un voto in più dei cugini di Forza Italia potrebbe insomma valere oro per FdI, a Perugia (in Regione) così come a Terni.

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