Musica, cultura e cinema: Amelia incontra l'Irlanda
Università delle tre età di Amelia e associazione In Connection hanno avuto la opportunità per riunire personalità del mondo culturale irlandese ed offrire quindi due fine settimana di eventi.
L’iniziativa ha lo scopo di presentare alcuni aspetti di una nazione europea, per alcuni versi simile alla nostra regione: due isole verdi, una nel mare l’altra nella penisola, con paesi dove persistono le tradizioni, percorsi alla scoperta di scenari da film, pietre che narrano storie antiche ed una diffusa presenza di castelli e siti monastici.
Il Festival permetterà di avvicinarsi ad alcuni temi della cultura e delle tradizioni di un paese così affascinante grazie alla partecipazione di personalità di rilievo nazionale e internazionale con conferenze, mostre, concerti, cene e degustazioni e visite. Il festival si avvale del patrocinio di Ambasciata d’Irlanda, Provincia di Terni, Comuni di Amelia, Attigliano e Lugnano in Teverina e Unitre nazionale, in collaborazione con la Pro loco di Amelia, nell’ambito del progetto “Dimore Storiche e loro personaggi” (finanziato dalla Fondazione Carit) Ente palio dei colombi, Sistema museo e IrishFilmFesta, oltre alle associazioni SlowFood Terre dell’Umbria Meridionale, Amelia in Umbria, Oltre il Visibile, Sator, Il Granaio.
Giovedì 30 agosto sarà dedicato alla inaugurazione di tre mostre fotografiche:
Presso il museo archeologico “Omaggio all’Irlanda”, collettiva di NaoiseKelly (Landscape photographer of International Nature & Wildlife) Lucrezia Testa Jannilli (Performing arts and photography dal 2000 attiva fra Europa e Brasile) Pasquale Comegna (freelance per il Mibact - Tesori delle ambasciate d’Italia).
Presso Il Granaio – “Obiettivo Irlanda”.
Presso il bar Russo – “Irish Skies, Irish People” di Roberto Pileri (fotografo del paesaggio umano)
Venerdì 31 sarà la giornata di inaugurazione ufficiale del Festival. Alla pinacoteca del museo archeologico, Andrew O’Connor, già capo conservatore della National Gallery di Dublino nella conferenza “Caravaggio Mattei ritrovato”, svelerà segreti del ritrovamento e del restauro di un’opera del Caravaggio ritrovata in un convento dei Gesuiti a Dublino. Una occasione per ricordare anche che il Caravaggio, nella sua vita erratica e avventurosa, fu ospitato anche dalla famiglia Petrignani di Amelia.
La cena inaugurale, con concerto di Shahnaz Mosam, suonatrice di arpa celtica - il “clarsach”, che si ispira alla tradizione dei bardi e dei trovatori, sarà all’interno del palazzo di Angelo Geraldini, famiglia legata ai Fitzgerald, le cui mura narrano secoli di storia, dai resti della strada romana e dell’opus reticolatum nei locali del ristorante fino alla memoria incisa su una lapide della ospitalità a papa Sisto IV, in fuga dalla Roma a causa della peste.
Sabato 1 settembre ci sarà dapprima la possibilità di effettuare un itinerario di visita della città, un percorso fra archeologia e dimore storiche. Quindi, nella sala dello Zodiaco di palazzo Petrignani due illustri professori italiani, Edoardo D’Angelo - Università Suor Orsola Benincasa di Napoli - e Massimiliano Bassetta - Università di Verona - parleranno rispettivamente di “L’Irlanda e il suo popolo” e “I monaci irlandesi”.
A seguire, nella stessa sala, il compositore irlandese Frank Corcoran, docente ad Amburgo, terrà una lezione-concerto sul tema “Sean agus nua- Il vecchio e il nuovo - Un compositore irlandese si reinventa”.
Quindi sarà la volta di una cena all’aperto, su prenotazione, nel magnifico giardino pensile del ristorante di Palazzo Petrignani, con concerto del gruppo Torq, gruppo musicale di giovani con voce solista, esperti nel suonare strumenti tradizionali irlandesi.
La mattina di domenica 2 settembre sarà dedicata ai bambini e alle famiglie con il laboratorio “L’intreccio magico”, a cura di Sistema Museo, mentre il pomeriggio alle 17.30 presso la pinacoteca del museo archeologico, ancora due conferenze di grande rilievo. Antonio Bibbò, Manchester University, parlerà di “L’Irlanda degli italiani. Letteratura irlandese e immagini dell’isola di smeraldo tra la prima e la seconda guerra mondiale”, mentre Enrico Terrinoni, Università per Stranieri di Perugia, uno fra i più accreditati traduttori attuali di Joyce, affronterà un tema inconsueto: “Bruno, Joyce e Einstein. Tutti i mondi nell’universo infinito”.
La Condotta SlowFood Terre dell’Umbria Meridionale, con la partecipazione di due esperti, gestirà una degustazione guidata di formaggio, Coolea e Gubeen, e birra irlandese alle 20 nella suggestiva taverna della Locanda del Conte Nitto e a seguire, alle 21.30, il gruppo The Shire, con alle spalle 15 anni di concerti, accenderà la serata con un entusiasmante repertorio di musiche tradizionali irlandesi nel chiostro Boccarini.
Prima di passare alla rassegna cinematografica del wee-kend successivo, giovedì 6 settembre la Unitre di Amelia organizza una gita alla scoperta di “Pezzi…e pizzi d’Irlanda”, da Orvieto con il pozzo di San Patrizio a Tuoro sul Trasimeno e Isola Maggiore, dove viene mantenuta la lavorazione del pizzo d’Irlanda introdotta agli inizi del secolo scorso dalla Marchesa Guglielmi per dare lavoro alle figlie dei pescatori.
Il festival sarà concluso da una rassegna cinematografica organizzata in tre appuntamenti dall’associazione Oltre il Visibile, in collaborazione con IrishFilmFesta e la partecipazione di John Mc Phillips, compositore di musiche da film e da qualche tempo cittadino di Amelia.
Altre info su www.unitreamelia.it
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