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Mobilità alternativa, Terni scommette sull’elettrico: arrivano nuove colonnine per il rifornimento

Quattro le imprese che hanno già risposto alla manifestazione di interesse, riaperti i termini per presentare le offerte: il bando scade il 21 novembre. Salvati: trasporto innovativo e a basso impatto ambientale

Più stazioni di ricarica per i veicoli elettrici in città: verranno installate entro il nuovo anno ulteriori colonnine pubbliche di rifornimento che andranno ad affiancare quelle esistenti. È infatti obiettivo del Comune rendere Terni sempre più “città green” nell’ottica delle normative dettate dal Pums, il piano di mobilità sostenibile.

Entro i primi mesi del 2020 verrà emanato il bando per scegliere chi le posizionerà, con una novità: chi infatti si aggiudicherà la gara, potrà anche decidere i punti dove realizzare le varie stazioni di ricarica. Ci sono già quattro soggetti interessati. Si sono fatti avanti con i loro progetti rispondendo al primo avviso di “manifestazione d’interesse” scaduto lo scorso mese di luglio. Il Comune ha poi deciso di riaprire i termini, emanando un secondo avviso che scadrà il prossimo 21 novembre. Il gruppo di lavoro tecnico è da tempo operativo e vaglierà tutte le domande proprio in vista del bando.

L’operazione risponde al nome di “Terni Electric Recharge”. In città sono già presenti alcuni punti con colonnine di ricarica elettrica: in viale Guglielmi, viale Prati, viale Nobili, piazzale Vasi (cascata delle Marmore) e viale Noceta a Piediluco. Eliminato invece il punto in piazza Tacito per l’apertura del cantiere della fontana.

C’è da dire che il sistema finora non ha ottenuto il successo sperato, non sono mancati problemi a cominciare dal funzionamento fino alla carenza stessa di veicoli elettrici. Uno degli ostacoli principali è senza dubbio l’elevato prezzo che al momento hanno le auto elettriche sul mercato nonostante si tratti di un sistema ecologicamente più adeguato contro l’inquinamento. Resta però il fatto che viene ampiamente previsto dai Pums e, di fatto, molte città italiane si stanno adeguando.

“È nostro obiettivo riuscire ad avere incentivi regionali e soprattutto statali – spiega l’assessore all’ambiente, Benedetta Salvati – faremo pressing sui nuovi amministratori regionali. Un territorio smart ha l’obbligo di ottimizzare, snellire, facilitare i percorsi per lo spostamento attraverso sistemi di trasporto innovativi e a basso impatto ambientale, adottando soluzioni avanzate e sostenibili in termini di accessibilità, economicità e riduzione dell’inquinamento”.

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