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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ospedale Narni-Amelia, un percorso ancora tortuoso

In regione il capogruppo del PD Bori e il consigliere ternano Paparelli chiedono un cronoprogramma. L’assessore Coletto risponde: “L’ospedale deve rientrare in una programmazione in rete con Asl e azienda ospedaliera di Terni”.

La storia infinita del presidio ospedaliero di Narni-Amelia stenta a raggiungere un epilogo. Questo è ciò che emerso oggi in consiglio regionale a seguito di una interrogazione presentata dal capogruppo del Pd Bori e sottoscritta dal consigliere Paparelli all’assessore alla sanità Coletto. “Un’opera costata già 58 milioni di euro e altri 1,5 milioni spesi per il progetto esecutivo – sottolinea Bori –Durante l’emergenza sanitaria i presidi ospedalieri periferici sono stati fondamentali per il contenimento e il trattamento del virus. In particolare – sottolinea il consigliere del Pd – la vocazione del presidio di Narni-Amelia è quella di dialogare con l’alta specialità del Santa Maria, ricoprendo specificamente il ruolo di struttura riabilitativa. Chiediamo – conclude Bori – un cronoprogramma definitivo circa l’attivazione del presidio ospedaliero.

L’assessore Coletto resta cauto, mettendo in chiaro alcuni passaggi: “Il presidio di Narni-Amelia è un progetto di circa 20 anni fa e che nel tempo è stato gravato anche da cause legali. Un progetto importante che, tuttavia, deve poter essere sostenibile. Infatti la Asl 2 dovrà prima verificare se è in grado di sopportate il mutuo per la sua realizzazione e c’è da trovare un accordo fra regione, provincia e comuni per definire gli interventi sulla viabilità circostante.  Per questo motivo l’Asl ha richiesto l’attivazione di un collegio di vigilanza per valutare il precedente accordo del 2017 nel quale veniva definita la situazione realizzativa e il completamento dell’iter procedurale”.  E poi Coletto fa cenno al senso del presidio ospedaliero in funzione di una più ampia riorganizzazione: “Questo presidio non può essere scollegato da una visione organizzativa più generale, che vede connessi in rete l’azienda ospedaliera di Terni, l’ospedale di Narni-Amelia e l’Asl. Bisognerà trovare la giusta collocazione, ragionare su un adeguato numero di posti letto affinché risponda concretamente alle esigenze riabilitative richieste e a una organizzazione efficiente. Ed è un lavoro da fare di concerto con gli amministratori, l’Asl i portatori di interesse e i medici. Non possiamo più permetterci – conclude Coletto – ospedali generici e una distribuzione generalista e rarefatta dei servizi sanitari”.

Nella replica, il consigliere Paparelli accusa Coletto di una scarsa concretezza e di un “pour parler” che non ha portato a grandi progressi rispetto a otto mesi fa.

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