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Lunedì, 29 Aprile 2024
Notizie dall'Umbria

Perseguita la ex e la insegue dentro un bar per farsi dare 100 euro

Processato per estorsione, l'uomo deve anche rispondere dell'accusa di lesioni per aver picchiato la donna e di furto dei soldi che aveva nel portafoglio

Un 34enne italiano, difeso dall’avvocato Luca Valigi, è accusato di estorsione, lesioni e furto. Reati che avrebbe commesso in danno della ex fidanzata, una donna di 44 anni.

Secondo la procura di Perugia l’imputato “cercando dapprima di avere un colloquio con la ex compagna aspettandola in palestra, di seguito affiancandola in auto presso il distributore, chiedendole con insistenza la somma di 100 euro, somma che aveva iniziato a chiederle alcuni giorni prima durante una cena”, attraverso la minaccia “di un male ingiusto alla stessa indirizzata, consistita prima nello sbarrarle la strada e nel mettersi davanti all’auto della donna per bloccarla e per non farla ripartire dal distributore, subito dopo inseguendola fino a un bar” dove la donna si rifugiava, “con minacce di morte a lei indirizzate ove non gli avesse consegnato il denaro e ancora minacciandola che le avrebbe rotto l’auto, nonché cercando di prenderle la borsa contenente il denaro, la costringeva a consegnarli la somma di 100 euro”. Fatto avvenuto il 15 dicembre del 2022.

L’imputato è anche accusato di lesioni perché dopo essersi recato a casa della ex, nel corso di una lite scoppiata per motivi di gelosia in quanto voleva controllare il cellulare di lei e la donna non lo consentiva, la colpiva ripetutamente al capo con schiaffi e pugni, procurandole lesioni personali consistite in contusioni multiple, modesta tumefazione eritematosa del cuoio capelluto al vertice, eritema emivolto sinistro, con cervicalgia per contrattura del muscolo del collo, giudicate guaribili in 10 giorni.

Contestata l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di persona con la quale aveva avuto una relazione, poi cessata. Aggressione avvenuta il 27 febbraio del 2023.

Ultima accusa è quella di furto in quanto dopo la lite e l’aggressione si sarebbe impossessato di 500 euro che la donna teneva nel portafoglio custodito nella borsa.

Contro l’uomo ci sono le denunce presentate dalla vittima, i certificati del Pronto soccorso, le chiamate al numero di emergenza, le amiche che conoscevano la storia tra i due e il riconoscimento dell’imputato effettuato dal barista del locale dove la donna si era rifugiata.

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