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Natale a due facce, Gentiletti attacca Palazzo Spada: “Periferie dimenticate, manca una visione di città”

Le critiche del capogruppo di Senso civico: “Chi si aspettava discontinuità resta ancora una volta deluso, ternane e ternani non possono essere divisi in cittadini di serie a e di serie b”

Al centro i doni, in periferia il carbone. Questo sotto l’albero di una città divisa fra “serie e serie b”, almeno nella critica che Alessandro Gentiletti, capogruppo in consiglio comunale di Senso civico, muove nei confronti di Palazzo Spada.

“Anche gli abitanti delle periferie pagano le tasse eppure queste zone della città - rileva Gentiletti - sono state completamente dimenticate anche a Natale. Una trascuratezza che denota l’assenza di ogni visione di sviluppo economico della città nel suo complesso”.

“L’amministrazione comunale - prosegue Gentiletti - ha ignorato le periferie. La realizzazione di addobbi natalizi sfarzosi soltanto nel centro dimostra che a questa amministrazione non interessa dare risposte concrete di ampio respiro, realmente incisive, ma soltanto apparire e farlo al centro della città”.

Un problema, quello delle periferie, che arriva da lontano e che non riguarda soltanto addobbi e luminarie. “Le periferie continuano ad essere abbandonate a se stesse, trascurate, prive di attenzione. I problemi insoluti da anni in questo ultimo anno e mezzo sono aumentati, nell'assoluta trascuratezza di chi amministra e governa, impegnato a mostrarsi grande soltanto in occasione delle campagne elettorali e per lo più con spot o provvedimenti di ordinaria amministrazione, che mancano di qualsiasi visione e spesso sono dettati da ideologie e strumentalizzazioni. L'amministrazione sa bene vantarsi dei meriti di altri, come privati e imprenditori coraggiosi che si sono messi in gioco in prima linea, ma non ha il loro stesso coraggio e la loro stessa visione”.

La città di Terni, che attendeva una discontinuità concreta rispetto al passato e non solo di facciata, una discontinuità che contenesse visione e capacità di programmazione, che ripartisse da una attenzione ai problemi reali, resta ancora delusa. Le ternane e i ternani non possono essere divisi in cittadini di serie a e cittadini di serie b. Tutte e tutti pagano le tasse e tutte e tutti – conclude Gentiletti - hanno diritto di essere trattati allo stesso modo. Ritengo inaccettabile che nelle periferie l’amministrazione non abbia inteso realizzare alcuna iniziativa, il Natale di Terni deve essere un brand di tutta la città, affinché l’attrattività di Terni sia articolata e diffusa, perché solo così si può restituire alla città piena funzionalità e un tessuto economico e commerciale ampio, capace realmente di produrre valore aggiunto”.

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