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Altro che vitalizio: “la legislatura è sciolta”, ma i consiglieri regionali continuano ad incassare

A mezzogiorno del 28 maggio, l’assemblea legislativa dell’Umbria ha confermato le dimissioni della presidente Marini. Ma gli inquilini di Palazzo Cesaroni riceveranno l’indennità almeno fino ad ottobre. I conti

Si dice che “lavorare costa”. Non lavorare, invece, ci costa. La decima legislatura, la seconda guidata dalla presidente Catiuscia Marini, è stata “sciolta” alle 12.18 dello scorso 28 maggio, quando l’assemblea di Palazzo Cesaroni ha ufficializzato le dimissioni presentate dalla governatrice a seguito dello scandalo “concorsopoli”. Da allora, i consiglieri regionali – 21, compresi i membri della giunta – hanno però continuato ad incassare l’assegno mensile. Con cifre piuttosto importanti.

Sì, perché le indennità - regolate dalla legge regionale 28 del 27 dicembre 2012 – prevedono che un consigliere regionale “senza incarico” e “residente a Perugia” incassi ogni anno 119mila euro lordi, che possono salire fino 129mila euro – sempre lordi – sommando indennità di carica, indennità di funzione e spese di esercizio. Il lordo mensile oscilla insomma fra 9.925 euro del consigliere senza incarico perugino e i 12.450 euro (lordi, per carità) riconosciuti al presidente dell’assemblea legislativa.

Per quanto riguarda i componenti della giunta regionale, le indennità riconosciute oscillano fra 10.600 euro (lordi, al mese) dell’assessore esterno e 12.450 euro (sempre lordi e sempre al mese) per il presidente della giunta regionale.

Fatti due conti, significa che il consiglio regionale costerà almeno altri 200mila euro lordi sicuramente fino ad ottobre – il 27 si vota per il rinnovo dell’assemblea legislativa – ma non è escluso che gli attuali inquilini di Palazzo Cesaroni riescano a rimediare qualcosa anche per il mese di novembre visto che il nuovo consiglio regionale non si insedierà che dopo qualche settimana dalla chiusura delle urne. La fine, l’ennesima, della legislatura sarà salutata con una buona uscita di qualche decina di migliaia di euro.

Certo, in questi mesi (diciamo… giugno, luglio, agosto, settembre ed ottobre) l’ordinaria amministrazione – e anche qualcosa in più – è stata portata avanti. C’è da gestire la fase che porterà alle elezioni e tutto il resto. Però, qualche riflessione si può fare. E magari, qualcuno dall’aula regionale avrebbe anche potuto invitare i colleghi al bel gesto. Magari non rinunciare proprio a tutto. Ma insomma…

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