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Regionali, Confartigianato: Terni rischia il contraccolpo e i ritardi per la definizione della nuova giunta comunale

I timori dell’associazione di categoria: frammentazione dei gruppi consigliari e polemiche politiche su contenuti di dettaglio, mentre le urgenze della città sono altre

Le recenti elezioni, mentre a livello regionale, come è logico, hanno segnato un momento di grande dinamismo politico e di grande evocazione di aspettative di rilancio amministrativo, a livello del Comune di Terni hanno creato invece una coincidenza di difficoltà oggettive che rischia di dare un contraccolpo negativo a livello amministrativo, che va evitato.

Il primo dato di preoccupazione certamente risiede in una dialettica politica estremamente concentrata su contenuti di dettaglio a scapito delle questioni di più ampio respiro, al quale si aggiunge, e ne è anche in parte conseguenza, l’eccessiva frammentazione e instabilità dei gruppi consiliari, che, non è inutile sottolineare, costituisce un presupposto ineludibile dell’efficacia dell’azione amministrativa del comune di Terni. L’ente infatti sta ancora affrontando un processo di riequilibrio del bilancio che è lungi dall’essere terminato. Tale competenza essenzialmente consiliare deve essere ancora affrontata in una serie di future decisioni, con fermezza e chiarezza, elementi che di solito non vanno affatto d’accordo con elevati livelli di frammentazione.

Inoltre non possiamo non rilevare che le scelte autonome dei partiti della maggioranza hanno determinato la non certamente usuale candidatura alle elezioni regionali di circa la metà della giunta comunale ternana, come se una fase così cruciale fosse stata condotta senza il necessario e irrinunciabile coordinamento. Una situazione negativa per l’azione amministrativa sia per il rischio evidente di svestire un altare per vestirne un altro, sia perché il forte impegno dei candidati in attività e polemiche politiche ha determinato un lungo periodo durante il quale l’attenzione è stata distolta dalle questioni amministrative e infine perché il rientro, per ovvi motivi, potrebbe non essere indolore.

Confartigianato Terni non sottovaluta di certo le oggettive difficoltà che questa amministrazione sta affrontando, né i positivi risultati che sono già stati conseguiti in alcuni settori. Però tanti sono i temi sui quali occorre dare risposte urgenti per concorrere a determinare l’atteso rilancio economico e la ridefinizione del ruolo territoriale della città:

  • I già richiamati problemi del bilancio comunale
  • Il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della macchina comunale, forse mai così in difficoltà in tutta la sua storia,
  • La bonifica ambientale della conca ternana e la connessa necessità di imprimere una nuova direzione all’assetto degli impianti di incenerimento dei rifiuti,
  • L’urgenza di porre in essere correttivi concreti alla contrazione dei consumi e della residenzialità,
  • La continuazione di una politica tendente a sbloccare i cantieri,
  • La necessità di imprimere finalmente una svolta alle politiche del commercio e dell’artigianato, che concentri e finalizzi l’impegno delle piccole imprese, e scongiuri i rischi di frammentazione della categoria, che invece sono purtroppo adesso evidenti.

Questi sono solo alcuni degli aspetti urgenti che vanno affrontati in questa fase.

Per tutti questi motivi Confartigianato Terni rivolge un appello al mondo politico perché le imprese e i cittadini che stanno pagando ogni giorno gli effetti della crisi territoriale non possono attendere ancora le necessarie politiche di rilancio dell’economia per cedere il passo a una nuova lunga fase di incertezza nella necessaria ridefinizione della giunta comunale.

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