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Comune di Terni, i consiglieri della Lega rispondono a Filipponi: “Dimentica di aver commesso una violazione più grave”

Il gruppo consiliare ternano: “Il denunciante aveva commesso la stessa violazione da lui denunciata verso altri, appena pochi giorni prima”

Il gruppo consiliare della Lega risponde al consigliere Francesco Filipponi il quale: “Nello scorso mese di febbraio ha inviato un esposto al Corecom regionale sostenendo la violazione della par condicio da parte del comune di Terni per due comunicati istituzionali pubblicati sul sito web dell’Ente, peraltro in forma impersonale.

Appena pochi giorni prima – affermano i consiglieri - quando già eravamo nei termini dell’applicazione della par condicio, lo stesso consigliere Filipponi aveva fatto pubblicare sullo stesso sito dell’Ente tre suoi comunicati il 22, il 23 e il 31 gennaio con i quali attaccava esponenti della Lega, violando palesemente la normativa che entra in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPR per la convocazione dei Comizi Elettorali in questo caso il DPR 17 gennaio 2020 (pubblicato in G.U. n. 15 del 20 gennaio 2020).

Quindi – affermano i firmatari - il denunciante aveva commesso la stessa violazione da lui denunciata verso altri, appena pochi giorni prima, reiterata e aggravata dal fatto che il suo intervento era circostanziato e conteneva nomi e cognomi di esponenti politici.

Perché Filipponi non è stato sanzionato a differenza dell’amministrazione comunale? Semplicemente perché il Corecon agisce solo su esposto e nessuno di noi ha ritenuto, o ha avuto tempo, di fare un esposto contro Filipponi per una questione così lieve. Il consigliere invece lo ha ritenuto utile e ora lo usa per la sua propaganda, dimenticando però che lui stesso aveva commesso una violazione più grave”.

Filipponi: "Servirebbe minore foga e maggiore conoscenza"

"Rispetto alla replica della Lega è fin troppo facile rispondere, basterebbe la conoscenza delle norme - dichiara Francesco Filipponi - Le note del 22 e 23 gennaio 2020 sono state inserite nel sito prima della pubblicazione del manifesto di indizione dei comizi per la propaganda elettorale, di cui al flusso 520 del 2020.

Quella del 31 gennaio è conseguente alla diffusione sulla stampa locale di una indagine della Corte dei Conti sulle indennità assessorili, quindi è indispensabile nel rispetto della legge, per l’efficace assolvimento delle funzioni di controllo di consigliere comunale. Servirebbe minore foga e maggiore conoscenza.

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