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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Comune di Terni:"Il ruolo della città non può essere secondario"

Il capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti:"Soddisfazione per la decisione dell'Arpa di bloccare la regionalizzazione e per l'intenzione di portare la cabina di regia a Terni"

“Soddisfazione per la decisione dell'Arpa di bloccare la regionalizzazione e per l'intenzione di portare la cabina di regia a Terni – dichiara Alessandro Gentiletti capogruppo di Senso Civico. A tal proposito sottolinea - questo ultimo punto in particolare è stato un mio cavallo di battaglia, che la maggioranza ha accolto come emendamento e approvato nel recente atto di indirizzo. Questo primo risultato non deve fermarci, c'è ancora molto da lavorare sul riequilibrio territoriale e sul ruolo di Terni nelle dinamiche dell'Italia centrale. Un ruolo che non può essere secondario per una città tra le più rilevanti per dimensioni demografiche e protagonista assoluta nella produzione industriale del Paese.

L'amministrazione comunale -  afferma Gentiletti - convochi per una audizione l'assessore regionale Bartolini. Il tema delle riforme regionali e delle macro regioni è particolarmente significativo per la nostra città. È doveroso che l'amministrazione si attivi per tutelarne gli interessi e difendere e potenziare il ruolo che Terni deve avere nell'Italia centrale. Per questo chiediamo al sindaco e ai presidenti delle commissioni competenti di far sentire la voce della città anche in ambito regionale invitando l'assessore a venire a Terni a riferire e a confrontarsi col Consiglio comunale sulla riforma delle macroregioni e il ruolo che pretende ed esige Terni nel nuovo assetto.

Chiedo all'Amministrazione comunale che Terni, per quanto riguarda i temi degli equilibri territoriali  e del suo ruolo regionale e nazionale, non sia più solo costretta a tamponare situazioni che la penalizzino - come sta avvenendo per la sanità pubblica e come poteva accadere per l'Agenzia regionale per la protezione ambientale - ma che si faccia lei promotrici di un cambio di rapporti, di considerazione e, non ultimo, di dislocazione di servizi a valenza regionale”

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