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Politica

Comune di Terni, dopo il rimpasto i mal di pancia: scricchiolii nella maggioranza

Da Forza Italia a Terni Civica passando per il Gruppo Misto: un week end di fuoco per la Giunta di centrodestra

Sabato 10 agosto è una data che resterà impressa nella storia recente della politica locale ternana. Il rimpasto di giunta, annunciato dal primo cittadino Leonardo Latini è risultato indigesto ad alcune forze di maggioranza. Ne sono esempi tangibili i comunicati susseguitisi a tale operazione, la manifestazione di quattro consiglieri e le dichiarazioni che ne sono scaturite. Strascichi e mal di pancia che provocano degli scricchiolii in una maggioranza non più solida come ad inizio consiliatura. Sono i numeri a fare la differenza: lo scorso anno, più o meno di questi tempi, la nuova amministrazione poteva contare sulla classica distribuzione dei venti consiglieri su trentadue. Oggi se ne computano sedici dato che, quattro di questi, si sono trasferiti al Misto valutando ogni singolo provvedimento dall'esterno. Proprio dal gruppo citato il consigliere Emanuele Fiorini, il più votato a Terni in orbita Lega appena tredici mesi fa, esprime perplessità ed insoddisfazione per quanto accaduto: “Qualcosa di inverosimile. Non siamo stati ascoltati, nessun coinvolgimento. Come Gruppo misto abbiamo portato i nostri voti, nel rispetto degli elettori dovevamo essere coinvolti in queste decisioni. Non vogliamo poltrone ma il bene della città”.  A Fiorini - oltre D’Acunzo e Pincardini di Terni libera- si è aggiunta Anna Maria Leonelli la quale, proprio ieri ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad abbandonare la Lega.

Forza Italia e Terni Civica post rimpasto

Le fibrillazioni ed i ‘mal di pancia’ non si fermano di certo qui. Alla mobilitazione di Palazzo Spada era presente il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi: “L'impegno prufuso in questi mesi dalla nostra lista civica viene nuovamente svilito ed umiliato – viene sottolineato in una nota - L'esclusione del civismo da questa giunta non è solo una nostra sconfitta politica, ma rappresenta una sconfitta per la città e le sue forze vive ad opera dei partiti sempre più chiusi in se stessi. Dispiace per i tanti cittadini che sostenendoci hanno creduto che la nuova partitocrazia volesse veramente aprirsi alla città e alle sue forze più libere, meritevoli e capaci. Con questo rimpasto riscontriamo il rischio di avere un sindaco non più rappresentativo di tutti i cittadini ma di una partitocrazia che intende imporsi con arroganza sulla città.
A questo punto il nostro consigliere eletto – scrivono da Terni civica riferendosi a Michele Rossi - si sentirà libero di essere ancor più vigile e critico nei confronti di qualsiasi iniziativa amministrativa, ormai libero dal vincolo di mandato che altri hanno tradito, giudicando di volta in volta quanto verrà proposto, nel solo ed esclusivo interesse della città”. Un passaggio significativo che rafforza la delusione palpabile diffusasi dopo il rimpasto. Mal di pancia evidenziati anche in Forza Italia, un partito che alla resa  dei conti si trova con un assessore in meno in termini di rappresentanza: “Nel riaffermare il pieno apprezzamento nei confronti dell’attività svolta dai propri rappresentanti all’interno della Giunta, Forza Italia annuncia la convocazione nei prossimi giorni di una riunione straordinaria del Direttivo provinciale, allargata al Coordinamento regionale del partito, per una valutazione politica della vicenda e per le decisioni conseguenti”. Un passaggio emblematico di tutta la vicenda per capire, presumibilmente dopo Ferragosto, che tipo di valutazione verrà fatta e soprattutto cosa deciderà il secondo partito della maggioranza, in termini di consensi ricevuti. Di sicuro uno spunto può essere dettato dalla composizione della giunta che li vede in componente minoritaria - il solo Fatale in quota - rispetto ad esempio a Fratelli d’Italia (alle urne aveva conseguito un risultato inferiore ndr). Tutto ciò accaduto, lo ricordiamo, a lavori chiusi e pieno periodo di vacanze.

Pincardini e D'Acunzo: "Non abbiamo più fiducia nel sindaco"

Le dichiarazioni di Valeria D'Acunzo e Paola Pincardini di Terni libera a riguardo: "Stigmatizziamo la mancanza di condivisione della scelta di rimpasto di giunta effettuata dal sindaco Leonardo Latini con  rammarico, evidenziamo che per l’ennesima volta tutti i componenti del gruppo misto sono stati esclusi dal Sindaco anche solo dalla semplice comunicazione, di una importante scelta politica che riguarda la maggioranza di cui, è bene ricordare, per volontà elettorale, fanno parte. Nell’interesse della collettività che ci ha dato la sua fiducia e con atteggiamento sempre propositivo da parte nostra non è stata mai rivendicata nessuna poltrona né tantomeno c’è volontà di giudicare le scelte del sindaco, sarà la città a farlo. Avremmo apprezzato certamente ricevere notizia del rimpasto di giunta per voce del primo cittadino e non a mezzo stampa. A questo punto, come già anticipato telefonicamente al Sindaco, ci troviamo costrette a rivedere le nostre posizioni. Da parte nostra non c’è più fiducia. Continueremo a lavorare in maggioranza, come da volere di chi ci ha elette; vaglieremo di volta in volta ogni singolo atto, ma Il sindaco e la sua giunta si preparino al fatto che non verranno fatti sconti".

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