Comune di Terni, approvato regolamento anti-accattonaggio. Angeletti: “Non tutti molesti e invadenti”

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del consigliere di “Terni immagina” Paolo Angeletti relativa alla modifica del regolamento di polizia urbana approvata nell’ultima seduta del consiglio comunale. La stessa: “Si esplicita sostanzialmente in: divieto di "accattonaggio", estensione dei vari divieti previsti a numerose aree urbane.

Nel dettaglio, il “sostegno giuridico” alle modifiche è quanto previsto dall'art. 9 della legge.48/2017, il cosiddetto decreto sicurezza, articolo che riporta, al comma 1, “… chiunque ponga in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle predette infrastrutture … è soggetto alla sanzione… ”

Inoltre, al comma 3 “I regolamenti di polizia urbana possono individuare aree urbane sui cui insistono scuole, plessi scolastici e siti universitari, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura o comunque interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, alle quali si applicano le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo.”

Leggiamo che cosa è invece riportato nell’articolo 54-bis del regolamento di polizia urbana, proposto e approvato, a maggioranza, ieri in Consiglio Comunale: “È vietato bivaccare…effettuare ogni forma di accattonaggio…nelle seguenti vie, piazze e aree…”

Piazza Europa, Piazza Solferino, Piazza della Repubblica, Piazza dell’Olmo, Largo Villa Glori, Piazza San Giovanni Decollato, Largo Elia Rossi Passavanti, Piazza Buozzi, Piazza della Meridiana, Corso Tacito, Corso Vecchio, Via Cavour, Via Garibaldi, Via Primo Maggio, Via Petroni, Via Fratini, Via San Marco, Via Nobili, Via Roma, Corso Del Popolo, Via Mazzini, Via Battisti, Viale della Stazione, Via Manassei, Via del Mercato Vecchio, Via Parrabbi, Largo Sangallo, Via Mancini, Via della Biblioteca, Via Carrara, Vicolo del Serpente, Via Curio Dentato

Il decreto - afferma il consigliere - non prevede, fra le aree che possono essere individuate come sensibili alla corretta accessibilità e fruizione quelle elencate nella modifica di regolamento citata

E poi il decreto non usa il termine accattonaggio (termine con contenuti certamente dispregiativi)? Perché tutto questo? Per proteggerci da questi “accattoni” molesti? Onestamente, mi sembra che la maggior parte di queste persone che stazionano presso i supermercati o negozi, non siano, né molesti, né invadenti.

Perciò - chiosa Angeletti - credo che essere più realisti del re non giovi, sia scorretto e offenda la dignità umana".