rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Ficulle

Fase due, l’appello nel comune a zero contagi: parchi e cimitero senza sentinelle, serve responsabilità

Ficulle, il sindaco Maravalle scrive ai cittadini: libertà e responsabilità, il buon esito della seconda fase è fondamentale per tornare a vivere una vita quasi normale e consentire quanto prima la ripresa di tutte le attività economiche

Ficulle è uno dei comuni del Ternano che non ha registrato contagi da Coronavirus. “Neanche nelle strutture socio-sanitarie”, scrive il sindaco, Gianluigi Maravalle, in una lettera aperta inviata a tutti i cittadini in vista dell’avvio della fase due dell’emergenza. “Considerando quanto accaduto anche in molti comuni limitrofi (l’Orvietano è stato invece un territorio dove si è registrata una forte incidenza di Covid19, ndr) è un grande successo, certamente conseguente alla serietà ed al senso civico dei cittadini ed all’impegno di ciascuno, oltre che alle tante misure messe in campo a livello locale. È un quadro complessivo che incoraggia l’Amministrazione nell’affrontare la nuova fase consentendo la massima libertà prevista dal nuovo decreto, anche, a differenza di altri comuni, cercando di rientrare nella normalità dei controlli che tuttavia non mancheranno, ma riteniamo sia anche opportuno tornare a riaffermare il senso del connubio libertà-responsabilità del cittadino nella vita democratica, e nella relazione con lo Stato”.

Il sindaco entra poi nei dettagli di quanto previsto dal decreto della presidenza del consiglio che da oggi, 4 maggio, dà il via alla fase due. “Resta fermo che gli spostamenti consentiti riguardano motivi di - lavoro, salute e necessità - con i medesimi limiti e modalità previste dalle precedenti disposizioni. In breve sintesi, sarà possibile far visita ai congiunti, fare alcuni sport, jogging e passeggiate, così come le nuove disposizioni consentono di frequentare luoghi di culto e cimiteri, il tutto nell’ambito dei confini regionali. Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, riprendono le attività il settore edile e manifatturiero. Ogni attività prevede precise prescrizioni, quali ad esempio: l’obbligo di uso di mascherine nei locali pubblici e sempre in luoghi chiusi frequentati da più persone, anche dei guanti nel caso di utilizzo dei mezzi pubblici; mantenere la distanza di un metro dal prossimo e due metri nel caso si stia correndo; è normata la sicurezza nei luoghi di lavoro; sono vietati gli assembramenti”.

Maravalle rileva dunque che “il buon esito della seconda fase è fondamentale, oltre che per tornare a vivere una vita quasi normale, per consentire quanto prima la ripresa di tutte le attività economiche, così da generare le condizioni per reagire alla grave crisi socio-economica che si prospetta. Stando alle previsioni, andremo incontro ad un periodo particolarmente duro che potremmo superare solo mettendo in campo il meglio di ciascuno, il meglio che la società e la politica possono esprimere: uniti, insieme nulla è impossibile. Sarà necessario, ad ogni livello, mettere in campo azioni immediate necessarie per affrontare la grave emergenza di molti settori economici e grandi riforme in ogni ambito, senza le quali ogni azione prevista rischia di essere di corto respiro. Sono necessarie riforme strutturali a livello nazionale, ma la sfida riguarda anche la dimensione locale”.

La fase due non è dunque un “liberi tutti”. Resta invece “chiara l’importanza di evitare ogni occasione di potenziale diffusione del contagio anche pensando ai soggetti più deboli, sono necessari buon senso e responsabilità individuale osservando quelle poche ma dirimenti attenzioni: distanziamento sociale, evitare assembramenti in ogni occasione, utilizzo di mascherine quando insieme ad altri ed all’occorrenza dei guanti nei luoghi molto frequentati, disinfettare le mani e sanificare gli ambienti. Ultimo ma non ultimo: ridurre al minimo le occasioni d’incontro con i congiunti, augurandoci di poter recuperare quanto prima alla libertà dei rapporti interpersonali e di tornare a lavorare”.   

“Fermi i normali controlli a cura delle forze dell’ordine – è l’ultimo passaggio della lettera del sindaco - l’amministrazione di Ficulle non intende mettere ‘sentinelle’ nei parchi ed al cimitero o altre misure lesive della libertà del cittadino non espressamente previste dai Dpcm, contando ed essendo certa del senso civico e di responsabilità dei cittadini ficullesi, come ampliamente dimostrato fino ad oggi. Un famoso testo del premio nobel indiano Amartya Sen s’intitola ‘Libertà individuale come impegno sociale’, è il caso di dire: responsabilità individuale come impegno sociale, per essere liberi”.

  

  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fase due, l’appello nel comune a zero contagi: parchi e cimitero senza sentinelle, serve responsabilità

TerniToday è in caricamento