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Bambini e Covid, via alle visite specialistiche: l’impegno del Comune di Terni

Approvato all’unanimità l’atto bipartisan proposto dai consiglieri Fiorini, Leonelli, Dominici e Musacchi per scongiurare il rischio di long Covid e altre patologie

Via libera all’unanimità da parte del consiglio comunale all’atto proposto dai consiglieri Emanuele Fiorini, Anna Maria Leonelli, Lucia Dominici e Doriana Musacchi che impegna il sindaco e la giunta “ad attivarsi con urgenza presso le sedi opportune affinché vengano previste e messe a disposizione visite di controllo per i bambini ed i minori che hanno contratto il Coronavirus, comprendenti a titolo esemplificativo: visita specialistica pneumatologica, spirometria basale, ecografia polmonare, test sierologico per la ricerca degli anticorpi Sars-Cov2”.

Secondo gli ultimi aggiornamento del bollettino sull’emergenza sanitaria della Regione Umbria, ad oggi sono quasi 29mila i bambini nella fascia d’età 6-13 anni che sono stati contagiati dal Covid. I rischi del contagio sono stati evidenziati anche in diversi interventi della Sip (“la Società italiana di pediatria e non la vecchia Sip”, ci ha tenuto a precisare Fiorini nel suo intervento durante l’assemblea di Palazzo Spada) tenendo in considerazione anche il fatto che “con la diffusione della variante Omicron si è assistito, rispetto alle precedenti ondate, anche ad un aumento dei contagi fra i bambini e di conseguenza ad un aumento anche dei ricoveri in età pediatrica”.

“Una rara complicanza che può seguire a forme lievi anche in bambini precedentemente sani – spiega l’atto - è la Mis-C, ossia un quadro infiammatorio che può riguardare più organi e che in molti casi comporta un interessamento cardiaco che può causare una miocardite e una pericardite. Più spesso, anche nei più piccoli, a seguito della positività al Covid19 si verifica la sindrome detta di long Covid, con cui si trascinano oltre le 12 settimane disturbi come stanchezza, mal di testa, difficoltà di concentrazione”.

Nel documento viene citato perciò l’articolo 32 della Costituzione che qualifica la salute come un “diritto fondamentale” e l’articolo 13 della legge 833/1978 che qualifica il sindaco quale “autorità sanitaria locale” e si impegna dunque il sindaco e la giunta “ad attivarsi con urgenza presso le sedi opportune affinché vengano previste e messe a disposizione visite di controllo per i bambini ed i minori che hanno contratto il Coronavirus, comprendenti a titolo esemplificativo: visita specialistica pneumatologica, spirometria basale, ecografia polmonare, test sierologico per la ricerca degli anticorpi Sars-Cov2”.

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