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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Elezioni Europee, evoluzione del voto nella provincia di Terni: la Lega verso il boom elettorale

Una visione di quanto accaduto dal 1994 al 2014. Nell'ultima tornata la Lega ottenne il 2,4% ora potrebbe confermare il trend delle ultime politiche ed amministrative

Domenica 26 maggio i cittadini dell’Unione Europea saranno chiamati, per la nona volta, ad eleggere i membri del Parlamento Europeo. Una consultazione istituita nel 1979 e che riguarda direttamente anche l’Italia. Andando a ritroso nel tempo andiamo a vedere come si è evoluto il voto nella provincia di Terni partendo dal 1994. In quella competizione si presentarono complessivamente diciassette liste per complessivi 145420 voti validi, sugli oltre 520 mila dell’intera regionale. La tornata fu appannaggio del PDS (33,21%) davanti a Forza Italia (25%) ed Alleanza Nazionale attestata al 15,55. Il dato della Lega Nord: 0,46% su un totale di 0,62% in tutta la regione.

Cinque anni dopo la competizione si allargò a ventidue: nuove denominazioni ed abitudini confermate per gli elettori. In leggera flessione i DS (ex PDS) al 28,7% davanti a Forza Italia ed AN con Segni con la Lega Nord allo 0,20% sul complessivo 0,31%. Dispersione più evidente e minore polarizzazione causata da una presenza superiore di liste. Venendo alle competizioni più vicine ai giorni nostri quella del 2004 segnò una sorta di linea di demarcazione. Nonostante le ventuno opzioni da poter vagliare nella cabina, il voto tornò ad essere più marchiato con il 35% della coalizione Uniti nell’Ulivo e la crescita di Rifondazione comunista fino al 10,4%. Un risultato che comunque non inficiò sul trend di Forza Italia ed AN confermatisi seconda e terza forza in provincia rispettivamente con il 17 e 13,6% dei consensi.

Che ci sia stata una crescita della Lega Nord lo si verificò proprio tra lo 0,7% del 2004 ed il 2,02% del 2009. Solo grazie all'apporto dell'intera coalizione il centrosinistra riuscì a mantenere Palazzo Cesaroni: il Popolo delle Libertà infatti conquistò il 35,78% di questi oltre 37% nella provincia di Terni a cospetto del Pd, per la prima volta in campo alle Europee (33,92%). Appena tredici le forze presenti.

Completamente deflagrante la tornata del 2014: quasi 15 punti percentuali in più per il Partito democratico e prima uscita per il Movimento 5 stelle al 20,5%. Delle forze di centrodestra Forza Italia ottenne il 15% davanti a Fratelli d’Italia (5.8%), Unione di Centro e Lega al 2,4%. Il carroccio, nel 2018, è riuscito a decuplicare i consensi tra le ultime politiche ed amministrative. Una situazione che potrebbe emergere anche il prossimo 26 maggio ed allargare ancora in più il proprio bacino elettorale  

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