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“Analisi a campione sulla popolazione e aiuto alla vita, ecco quali sono le mie priorità”

Verso le elezioni, intervista al candidato. Maria Angelina Piscolla scende in campo con Terni civica: “Ancora vivo il ricordo di Francesco, il bimbo lasciato morire in una busta di plastica davanti ad un supermercato”

“Io sono molisana, sposata ad un ternano da cui ho imparato ad amare questa città e a prendermi a cuore alcune sue criticità”. Medico, madre di famiglia, da anni in prima linea nella lotta all’inquinamento e in sostegno alla vita e alle famiglie. Maria Angelina Piscolla è tra i seicento candidati in corsa per un posto in consiglio comunale in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi.

Perché ha deciso di candidarsi e quali saranno le sue priorità nel caso in cui venisse eletta?

“Sono un medico, mi occupo da oltre vent’anni di intossicazioni croniche da metalli pesanti ed epigenomi ambientali; da diversi anni sono impegnata nel volontariato nel Cav, Centro di aiuto alla vita di Terni. Ho deciso di accettare l’invito di Michele Rossi a candidarmi nella lista di Terni civica, una lista di cittadini per la città, per avere la opportunità di valorizzare e concretizzare i temi che mi hanno distinto, a favore della città che mi ha accolta da 50 anni. Io sono molisana, sposata ad un ternano da cui ho imparato ad amare questa città e a prendermi a cuore alcune sue criticità”.

In merito al tema della situazione ambientale a Terni, tra le sue proposte c’è quella di effettuare screening a campione sulla popolazione. Potrebbe essere più dettagliata?

“I dati delle indagini effettuate negli ultimi anni sull’inquinamento della conca ternana confermano un peggioramento dell’aria di Terni che la pone ai livelli delle grandi città del nord, denotando una emergenza cronica. Inquinamento generale che si ripercuote sulla salute di ogni singola persona con una espressione clinica individuale. Esami non invasivi sui fluidi corporei ed esami tissutali effettuati su campioni di annessi cutanei (capelli, unghie) ci permettono di valutare e quantizzare la presenza di elementi tossici ed intervenire per una disintossicazione profonda che costituisce una vera e propria prevenzione dallo sviluppo di malattie cronico-degenerative. Il Comune di Terni, potrebbe effettuare uno screening mirato a campione (scuole e aziende) con l’eventuale supporto di finanziatori o sponsor”.

Sul tema del sostegno alla vita, lei ha una esperienza decennale nel Cav. Cosa ha potuto toccare con mano in questi anni e di cosa ci sarebbe bisogno?

“Con il nostro gruppo, costituito da sanitari e volontari, abbiamo dato vita al Cav di Terni. Grazie al nostro impegno e alla nostra vicinanza, sia economica sia di sostegno psicologico, oltre quattrocento famiglie hanno potuto accogliere la vita. Le risorse arrivano dalle offerte generose dei ternani nella giornata per la vita con l’offerta spontanea delle primule per la vita che si tiene la prima domenica di febbraio nelle chiese, nelle piazze, nei supermercati e in ospedale assieme a donazioni di singoli cittadini. Abbiamo conosciuto realtà drammatiche di solitudine e anche di violenza in cui troppo spesso la donna viene lasciata sola davanti a difficoltà di ogni genere. È vivo il ricordo di Francesco, il bimbo lasciato morire in una busta di plastica davanti ad un supermercato. Una città non può ignorare questi drammi. Nostra iniziativa è la realizzazione della culla per la vita, la moderna versione della ruota degli esposti con la proficua collaborazione dell’ospedale Santa Maria e dell’Ater di Terni e che a breve sarà operativa e che potrebbe essere, oltre al parto in anonimato in ospedale, una soluzione estrema per chi, pur amando la vita non può farsene carico. Proprio in questi ultimi giorni due neonati sono stati lasciati in una struttura simile a Milano e a Bergamo ed hanno trovato accoglienza. Il comune, aprendosi all’ascolto, potrebbe intervenire mediante professionalità qualificate in grado di trovare risorse, misure a sostegno della famiglia e fondi per le politiche sociali, favorendo le nascite e contrastando la denatalità attuale. Oggi, forse, uno di questi bambini, cittadino ternano, potrebbe, al suo primo voto, ricordarsi di noi”.

Come sta portando avanti la sua campagna elettorale? Com’è la sua giornata da candidata?

“La mia professione non mi concede molto tempo libero per cui la campagna elettorale è curata da mio figlio Marco Perotti, dottore in sociologia ad indirizzo politico-istituzionale che ha esperienza in questo campo avendo collaborato sia a Terni sia a Roma in campagne elettorali. Seguo comunque con attenzione le varie vicende politiche cittadine e rispondo ai questi di persone che mi contattano cercando di creare ponti di empatia”.

Perché, dunque, i ternani dovrebbero dare fiducia a lei e scegliere Orlando Masselli come sindaco?

“Amo il mio impegno nel Cav, nella professione e nella Chiesa, amo la coerenza e la costanza, credo nella vita e nei valori. Orlando Masselli coniuga in se serietà, esperienza ed umiltà, doti che apprezzo e che tutti i ternani hanno potuto apprezzare negli anni della passata amministrazione, periodo che è stato particolarmente difficile a causa della situazione sanitaria”.

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