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Giardini di via Campofregoso, il Partito comunista chiede bonifica: "Spostare il Thyrus non è la soluzione"

La polemica verso l'amministrazione comunale: "Basta con le misure di facciata, l'unico verde curato della città è quello dei fiori in piazza Europa"

Il Thyrus continua a far discutere e a suscitare polemiche. A prendere posizione è questa volta il Partito comunista di Terni, ecco la nota:

“È da tempo di dominio pubblico l’intenzione del sindaco Latini e del consigliere Rossi di riposizionare il Thyrus dei giardini di Via Campofregoso nel cortile di Palazzo Spada, intenzione motivata dal ‘generale degrado circostante’ del sito attuale della scultura che, come scrive Rossi, è ‘avvolto da una fitta vegetazione incolta che ne nasconde completamente la visione’.

Vorremmo poter commentare l’operato dell'amministrazione comunale su tematiche ben più importanti: periferie, lavoro, università, viabilità. Tuttavia non possiamo ignorare un'incoerenza di fondo: se un luogo simbolo di Terni come l’entrata in città del fiume Nera (Thyrus et Amnis Dederunt Signa Teramnis leggiamo sul gonfalone cittadino e sul piedistallo della stessa scultura) è ormai ridotto in stato di ‘incuria e abbandono’, in che modo il trasferimento del Thyrus rappresenta una soluzione, in particolare dopo le promesse sbandierate dal sindaco Latini durante la campagna elettorale in materia di riqualificazione delle zone degradate?

Condividiamo l’amore di tutti i ternani per i simboli cittadini, ma è appunto in nome di tale amore che crediamo che le loro zone di appartenenza vadano rispettate e salvaguardate. Chiediamo quindi la bonifica e la manutenzione di questo giardino pubblico, che anche il consigliere Rossi non esita a definire ‘abbandonato e in stato di incuria’, in modo che sia restituito alla fruibilità dei cittadini e sottratto a chi approfitta dell'abbandono delle aree degradate per delinquere.

Non è con misure di facciata, utili soltanto ad abbellire il ‘salotto buono della città’, che si affronta la tematica del degrado e quella della sicurezza, entrambe tanto care a Latini in campagna elettorale.

Non fatichiamo a credere che la Fondazione Carit, che nel 2016 aveva generosamente restaurato l’opera, voglia vedere i frutti della sua sponsorizzazione esposti in zone più centrali, ma crediamo fermamente che la cosa pubblica debba perseguire altri valori, come ad esempio la riqualifica e la tutela della qualità della vita nelle periferie, e non soltanto nel centro cittadino.

A poco valgono ai cittadini delle periferie di Terni i fiori nelle fioriere di piazza Europa, se poi restano l’unico verde curato della città”.

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