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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Piazza Grande, parte da Terni il tour umbro di Nicola Zingaretti

Appuntamento al Caos lunedì alle 18, il presidente del Lazio: persi 6 milioni di voti, ricostruire un centrosinistra aperto e vincente e conquistare la fiducia di tanti elettori delusi

Parte da Terni il tour umbro di Nicola Zingaretti. Lunedì 22 ottobre alle 18 al Caos di viale Luigi Campofregoso il presidente della Regione Lazio incontrerà i cittadini: comincia così il viaggio di Piazza Grande Umbria con Nicola Zingaretti, il movimento “che vuole ricostruire un centrosinistra aperto e vincente, riconquistando la fiducia di tanti elettori delusi e ricostruendo un Partito democratico all’altezza del grande e appassionante progetto da cui era partito”. Dopo la città dell’acciaio il tour proseguirà a Tavernelle - nel comune di Panicale - alle 21.

É lo stesso Zingaretti a invitare i cittadini umbri a questo primo incontro: “In questi giorni tantissime persone dall’Umbria mi hanno chiesto di far partire Piazza Grande, mi hanno inviato idee, proposte, mi hanno fatto sentire la loro passione, la loro voglia di ripartire, la loro voglia di cambiamento. Per questo - ha aggiunto Zingaretti - ci vedremo a Terni e a Tavernelle, in quello che sarà il primo giorno di incontri di Piazza Grande, che poi nascerà in ogni città della vostra bellissima regione”.

Il primo messaggio di Zingaretti è di preoccupazione per il Paese: “L’Italia ha bisogno di due cose: ha bisogno di crescere, ha bisogno di sviluppo e di un’immensa, straordinaria iniezione di giustizia. Chi ha vinto le ultime elezioni ha cominciato a tradire le promesse e sta lasciando alle nuove generazioni un Paese più povero e ingiusto. L’opposto di quanto promesso. Molti cominciano a capirlo, a sospettarlo, a vederlo nell’isterismo di chi ha vinto le elezioni. Quello che manca è qualcuno che costruisca un progetto e li mandi presto a casa. Non sarà semplice, ma si può fare e vi prometto che ce la faremo”.

Al Partito democratico Zingaretti propone di cambiare pagina: “La prima rivoluzione che riguarda tutti noi è dire basta con l’illusione dell’io. Ritroviamo la bellezza e l’ebrezza del noi”.

Su come ricostruire una comunità unita, il presidente della Regione Lazio ha le idee chiare: “Basta invettive contro uno di noi per strappare applausi da tifosi, io vorrei proporvi un pensiero e una idea per uscire dal pantano in cui siamo precipitati e ricostruire una speranza per il nostro Paese. Dobbiamo rigenerare un campo chiamando una nuova generazione al protagonismo e riscoprendo una missione, rimettendo al centro le persone prima dei leader”.

Per Zingaretti va dunque aperta una nuova stagione: “Non credo nel tempo delle abiure ma dobbiamo cominciare a riparlare al popolo che ci ha voltato le spalle e ha fatto altre scelte. Dobbiamo aprire una nuova stagione, che non significa rinnegare o cancellare ma discutere della nostra storia. Per essere credibili dobbiamo indagare su questo distacco, che ha un motivo, si è generato in questo decennio nel quale il consenso del centrosinistra e del Pd è passato da 12 a 6 milioni di voti e sono cresciute le disuguaglianze”.

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