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Fondi sequestrati alla Lega, il Psi di Terni: vedremo ora come si comporterà il M5S

Il segretario provinciale del garofano, Pastura: Carroccio poco trasparente che ha sempre usato fare due pesi e due misure

Pietro Nenni metteva in guardia i puri dal fatto che poteva esserci sempre un puro, più puro che ti epura”. Sono queste le prime parole di Rossano Pastura, segretario provinciale di Terni del Partito socialista italiano, alla notizia della conferma del sequestro dei beni della Lega.

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Il tribunale del riesame di Genova ha, infatti, confermato il sequestro di 49 milioni di euro al partito del Carroccio e su questo Pastura spiega: “La Lega ha sempre fatto una battaglia negli ultimi anni sotto la guida di Matteo Salvini contro tutti gli altri, contro Roma ladrona, contro i rischi che spesso avvenivano nella politica di persone di dubbia moralità e oggi scopriamo che gli stessi personaggi della Lega devono ai cittadini italiani 49 milioni di euro in base a una sentenza ormai definitiva del riesame che li condanna al pagamento e al sequestro di questi fondi, non dovuti per i rimborsi delle attività elettorale della stessa Lega”.

La sentenza riguarda gli anni in cui Matteo Salvini non era ancora segretario. “Le scuse accampate da Salvini e dai suoi più stretti collaboratori sono veramente risibili. Matteo Salvini - spiega Pastura - da anni è uno dei massimi esponenti della Lega, è stato tra l’altro un rappresentante della Lega nel Parlamento europeo, dove ha accumulato numerose assenze. Oggi scopriamo che sono forse una delle peggiori rappresentanze che ci sono in Italia che questo, come già preannunciato anche da alcuni esponenti della Lega, sarà un problema per la tenuta anche nei prossimi mesi della Lega”.

“Diciamo - conclude il segretario del Psi rispetto all’ipotesi che la Lega possa cambiare nome o ragione sociale - che questo rischio si conosceva già e quindi credo sia uno scarso esempio di correttezza e di trasparenza. Credo che noi possiamo individuare questo partito e questi personaggi come persone poco trasparenti e soprattutto che usano spesso fare due pesi e due misure a seconda di chi viene sottoposto all’osservazione da parte del potere giudiziario. Siamo ora curiosi di vedere quale sarà la reazione dei loro alleati di Governo, il Movimento 5 Stelle, di fronte a questa sentenza. Vedremo se Di Maio e compagni useranno la stessa moralità che per anni hanno usato verso i rappresentanti di altre forze politiche”.

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