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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Terni, addio Camera di commercio: così l’accorpamento è più vicino

In Senato si discute la legge di semplificazione, ritirato l’emendamento che avrebbe potuto “salvare” l’ente ternano. Nevi (FI): un’altra tegola per la città

Il tira e molla sulla Camera di commercio fa segnare un punto a favore dell’accorpamento con Perugia. Il senatore Gianfranco Rufa (Lega) ha infatti ritirato l’emendamento alla legge di semplificazione, che sta passando l’analisi della commissione di Palazzo Madama, e che avrebbe potuto mettere al riparo l’ente camerale ternano dall’ipotesi di regionalizzazione e quindi dall’accorpamento con Perugia.

“L’emendamento – ricostruisce Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia - era stato firmato anche dai nostri senatori di Forza Italia. Vista la contrarietà espressa dal Governo e dal Pd, il presentatore lo ha ritirato. Altra tegola per Terni”.

La strada per evitare il trasloco a Perugia sembra dunque farsi più complicata, nonostante la mobilitazione del Comitato cittadino per il “no” all’accorpamento e le diverse sentenze che, fino ad ora, hanno bloccato le fusioni in diverse zone d’Italia.

“L’accoppiata 5 Stelle Pd si dimostra deleteria per Terni – commenta Nevi - Purtroppo anche la Lega ha ceduto, forse perché non ci sarebbero stati i voti necessari, ma l’impressione è che il cambiamento al Governo porti solo problemi alla nostra città. Ma noi non ci scoraggiamo e andremo avanti con ancora maggiore determinazione”.

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