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Comune, ancora dieci giorni per trovare 500mila euro

Rinviata al 20 agosto l'approvazione del bilancio riequilibrato, le farmacie pagheranno un canone di affitto per la sede e la farmacia Falchi. Latini: "Situazione drammatica, scelte non facili"

Altri dieci giorni per trovare quei 500mila euro o poco meno che mancano per far quadrare i conti di palazzo Spada. Rinviata al 20 agosto l'approvazione del bilancio riequilibrato 2018 da parte della Giunta che per tutto il pomeriggio di oggi ha continuato a limare i numeri. Il "buco" da colmare si è notevolmente ridimensionato rispetto al punto di partenza, circa sei milioni di euro, ma all'appello manca ancora qualcosa.

Come anticipato nei giorni scorsi dall'assessore Dominici a Terni Today circa 3 milioni dovrebbero arrivare dal "tesoretto" che può portare in dote Terni Reti mentre i restanti sarebbero dovuti arrivare da tagli alle spese. Ma la quota ancora non è stata raggiunta e allora oltre a una nuova ricognizione su ogni capitolo di spesa richiesta a tutti gli assessorati - in particolare a quello al personale - si sta cercando anche qualche altra entrata "straordinaria".

E qualche spicciolo - ma tutto serve in questa situtazione - arriverà anche dalle farmacie comunali oltre ai circa 200mila euro previsti nel contratto di servizio (ma il bilancio come noto ancora non è stato approvato). Nel pieno del braccio di ferro tra palazzo Spada e Farmacia Terni sul fondo Falchi, la Giunta ha infatti deciso che l'azienda partecipata comincerà a pagare, con effetto retroattivo dal gennaio 2018, un canone di affitto per la sede di palazzo Falchi e per i locali dell'omonima farmacia. Complessivamente poco più di 9mila euro al mese per un totale annuo di circa 100mila euro

Sul fronte dei tagli si sta cercando di salvaguardare il settore del sociale mentre qualche sacrificio arriverà sul fronte dei trasporti pubblici. "La situazione in cui versano le finanze dell’ente è drammatica e ben nota alla città - commenta il sindaco Leonardo Latini - la legge impone purtroppo scelte non facili e sacrifici non rinviabili, anche in relazione alla presenza dell’organo straordinario di liquidazione con il quale è in piedi una costante interlocuzione. Per questo è stato necessario un confronto analitico delle varie voci di entrata e di spesa in modo da minimizzare i pregiudizi, in particolare per le fasce più deboli della popolazione. Sono state approvate comunque preliminarmente quattro delibere che regolarizzano alcune situazioni sotto il profilo giuridico e patrimoniale che ineriscono i rapporti con Farmacia Terni e Terni Reti, grazie alle quali si determinano flussi positivi in entrata per il Comune". 

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